Anche nel 2006 si è ripetuto l’evento atteso da molti: cicogne e oche selvatiche, dopo secoli di assenza, hanno nidificato di nuovo nel Padule di Fucecchio (PT-FI), area umida che ogni anno riserva nuove sorprese agli appassionati.
Nella foto di Gino Santini la famigliola dell'Oca selvatica
Alla fine di marzo le cicogne bianche di Fucecchio hanno occupato la piattaforma allestita da ENEL Distribuzione, e nei primi giorni di maggio sono nati 4 pulcini, che ora vengono allevati amorevolmente dai genitori; nei paraggi si vedono spesso anche altre cicogne, probabilmente alcuni dei giovani nati nel 2005, che continuano a frequentare la zona, e questo fa ben sperare per eventuali nuovi nidi nei prossimi anni.
La nidificazione delle cicogne a Fucecchio è la prima in Toscana da molti secoli, ancora più importante se consideriamo che, dopo il tentativo fallito della coppia di Agliana, è anche quest’anno l’unica (allo stato libero) in tutta la Regione.
Nel mese di aprile, stavolta proprio all'interno della Riserva Naturale de Le Morette, si è ripetuto anche un altro evento di eccezionale importanza naturalistica: la nidificazione di una coppia di Oca selvatica (Anser anser).
All'inizio del mese i tecnici del Centro di Ricerca sono riusciti ad osservare nei chiari della Riserva una coppia di oche che conduceva "al pascolo" cinque piccoli, sorvegliati e difesi dai premurosi genitori.
L'Oca selvatica è la più grande fra le oche "grigie" che si possono osservare nel nostro Paese, soprattutto nel periodo invernale e durante le migrazioni: le ultime segnalazioni di nidificazione in Toscana risalgono alla prima metà del 1800, quando secondo l'ornitologo Savi rimanevano ancora alcune coppie nel Padule di Castiglion della Pescaia (Grosseto).
Mentre in alcune aree (per esempio Marano Lagunare) la specie è stata recentemente reintrodotta, utilizzando esemplari di tipo centroeuropeo, le oche selvatiche presenti nel Padule di Fucecchio sembrano appartenere alla sottospecie orientale, quella che frequenta spontaneamente le zone umide toscane per lo svernamento: si tratterebbe quindi di oche nidificanti “doc”, forse le uniche in tutto il Paese.
La realizzazione di grandi interventi di manutenzione e ripristino ambientale all'interno della Riserva Naturale, unita alle misure per limitare il disturbo all'interno dell'area protetta, ha favorito negli ultimi anni la sosta di piccoli gruppi di Oche selvatiche, e quindi anche della coppia che poi è rimasta sul posto per la nidificazione.
Questi lieti eventi danno un segnale importante rispetto al lavoro svolto nei dieci anni di vita della Riserva Naturale, ma offrono anche nuove opportunità per gli appassionati di birdwatching, che grazie alle strutture di visita possono osservare questi bellissimi uccelli senza disturbarli.
