Non è facile per Luca Ariatti, vedere la squadra, la Fiorentina, che lo ha lanciato in serie A, alle prese con gravi problemi giudiziari. Tanto più è difficile accettarlo, avendo vissuto la stagione 2004/05 come protagonista, direttamente sul campo. “Dalla Fiorentina bisognerebbe prendere esempio per come sono state applicate rigidamente le regole – esordisce l’ex capitano viola - prima il fallimento e poi la lotta della famiglia Della Valle contro il Palazzo, con tutti i torti subiti per questo da parte degli arbitri.
Mi fa sorridere pensare che le partite incriminate secondo i magistrati sarebbero tre, quando noi siamo stati bersaglio per un intero campionato. Siamo stati veramente massacrati, a questo punto la Fiorentina dovrebbe portare il dossier che fu presentato la scorsa stagione al Processo di Biscardi con tutti gli errori dei direttori di gara, per far capire che c’era un complotto contro di noi. Trovo inoltre ridicolo che la Fiorentina sia chiamata in causa per le ultime partite. Se avessero voluto salvarci, ci sarebbe bastato vincere contro il Messina.
Invece quella partita è stato il momento più duro dello scorso anno con la beffa del gol all'ultimo minuto, oltre agli errori arbitrali: fu difficile rientrare negli spogliatoi con la contestazione dei tifosi. Solo noi sappiamo cosa abbiamo provato durante il ritiro prima del Brescia. Eravamo a Montecatini, con la paura di mandare in fumo il traguardo importante della permanenza in serie A, conquistato l’anno prima con lo spareggio. Vi posso assicurare che anche i Della Valle erano preoccupati, lo si leggeva in faccia.
Anche Zoff potrebbe dire la sua sull’atmosfera che respiravamo gli ultimi mesi”.
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