Siglato un protocollo d’intesa fra l’Università di Firenze e il Comitato provinciale di Firenze del Coni “per la promozione della cultura dello sport e il progresso della ricerca in questo settore”.
Lo hanno sottoscritto la scorsa settimana presso l’ateneo il rettore Augusto Marinelli e il presidente del Coni Firenze Paolo Ignesti. L’accordo, di durata triennale, dà l’avvio ad una collaborazione per attività formative e di ricerca, in alcune aree e tematiche. Potranno così nascere master congiunti e sarà possibile sviluppare progetti di ricerca sull'orientamento allo sport e l’attività sportiva, la medicina sportiva e il doping, la progettazione dell'impiantistica e il management per le società sportive.
Fra i campi interessati anche la storia dello sport, il giornalismo, il diritto sportivo e la psicologia.
A questo protocollo faranno seguito, infatti, apposite convenzioni con Facoltà e Dipartimenti che regoleranno le iniziative specifiche. “La collaborazione con il Coni ci permetterà di valorizzare le rispettive risorse - ha affermato il rettore Marinelli - in un settore, come quello sportivo, in cui l’ateneo fiorentino può vantare un’offerta didattica di qualità, con una laurea triennale e due lauree specialistiche, e specifiche competenze.
E’ un’occasione preziosa di sinergie che andrà a vantaggio della didattica e della ricerca”.
“L’accordo concluso con l’Università degli Studi di Firenze apre la prospettiva per poter avviare progetti in numerosi campi - ha dichiarato il presidente del Coni Firenze Ignesti - e rappresenta anche un’occasione unica per individuare problematiche e tematiche ancorate al rinnovamento culturale del concetto di sport e dei sistemi e delle organizzazioni che ad esso fanno riferimento.
Vengono messi in relazione due contesti che hanno valori e obiettivi comuni pensiamo, per esempio, alla centralità della formazione individuale e al parallelismo tra percorso sportivo e universitario e che potrebbero e dovrebbero presto condividere metodologie di lavoro e strategie di intervento. La grande scommessa sarà proprio nell'ambito dei tanti possibili percorsi comuni - ha aggiunto il presidente Ignesti - e sarà quella relativa al raggiungimento di una effettiva integrazione tra i rispettivi saperi, un processo che proprio sulla riconosciuta reciprocità potrà fare affidamento per la costruzione di un programma efficace in termini di conoscenza e cambiamento dei modelli consolidati”.