Il 25, 26, 27 e 28 maggio prossimi si svolgerà a Livorno la quinta edizione di “Mangiarsi Le Parole”, un festival nato (e cresciuto, migliaia gli spettatori ogni volta) per esplorare la cultura del cibo attraverso la letteratura e viceversa.
La manifestazione si snoderà nelle sale e salette di mattoni rossi della cinquecentesca Fortezza Vecchia, affacciata sul porto, dove si avvicenderanno oltre 40 eventi in 4 giorni: incontri con scrittori, poeti, ma anche con esperti di vini e cibi.
E poi spettacoli teatrali e concerti, cene con delitto, proiezioni, degustazioni abbinate a reading di poesia, esibizioni di cuochi, giri in battello lungo i canali medicei con l’accompagnamento di stornelli.
Mangiarsi Le Parole 2006, organizzata dall’associazione culturale Valdemar insieme alla libreria Gaia Scienza con il patrocinio del Comune e della Provincia di Livorno e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, è ispirata al tema “Nazioni, culture, sapori”, e inserita nel programma di festeggiamenti del Comune per il Quattocentenario di Livorno, città nata da un miscuglio di etnie e di culture, insomma, un “cacciucco”, come il suo piatto più tipico.
E misto e variegato come un cacciucco sarà il programma della rassegna che negli anni passati ha riunito a Livorno scrittori come Alessandro Baricco e Carlo Lucarelli, saggisti come Oliviero Beha e Paolo Crepet, poeti di rilievo internazionale poeti come Sam Hamill e Jack Hirshman, registi come Paolo Virzì ed importanti chef come Fulvio Pierangelini, Massimo Bottura, Fabio Picchi.
Tra gli eventi 2006, l’apertura spetta ai festeggiamenti per il compleanno di Raymond Carver, con un “Carver day” (il 25), alla presenza dell’attore Giuseppe Cederna (Oscar con “Mediterraneo”).
Tra i filoni nei quali si articolerà il festival, quest’anno sarà esplorato il rapporto tra letteratura gialla/noir e superalcolici : esistono un commissario o un detective che rinuncino ad un bicchiere di wiskhy, pastis, pernod o altri liquori? Ne parlerà (il 27) l’onorevole Oliviero Diliberto, insospettabile appassionato del genere, in un duetto con il giallista Giampaolo Simi.
E poi è previsto un incontro con i due sceneggiatori del commissario Montalbano, il livornese Francesco Bruni e Salvatore De Mola, in collegamento telefonico con Andrea Camilleri (il 26).Gli aspiranti detective golosi potranno verificare il proprio fiuto, cimentandosi l’uno contro l’altro alle cene con delitto , a dipanare gli enigmi in giallo proposti dallo scrittore Giampaolo Simi (il 26, il 27 e il 28).
Tra gli autori che spaziano nei vari generi sono attesi invece Ivan Cotroneo (il 25), Federico Moccia (il 26), Paola Calvetti (il 27), Michele Giuttari (il 27), Curzio Maltese (il 27, intervistato da Concita De Gregorio), Aldo Gargani (il 28), Maurizio Alfonso Iacono (il 28), Marco Lodoli (il 28).
Si chiamerà “Risi & Risi” il settore dedicato agli scrittori comici - fra i quali Paolo Migone , Claudio Marmugi di Zelig e i ragazzi del Nido del Cuculo, che leggeranno pagine da ridere offrendo piatti a base di riso (frittelle, arancini, torte e budini).
Ai bambini - è la novità di quest’anno - sarà riservato lo spazio di “Mangiarsi le paroline”.
I nottambuli potranno tirar l’alba ascoltando poesie a due passi dal mare, magari sorseggiando vini o distillati: ci sarà un “American Graffiti” con la prestigiosa presenza di Jack Hirschman (il 26) e un “Italian Graffiti” (il 27).
Vi saranno, come ormai è tradizione, numerose presentazioni di guide gastronomiche, l’esibizione di una “massaia” di un cuoco per passione, enttrambi livornesi ( Rossella Di Giorgi e Paolo Ciolli, il 27 ) e di due giovanissimi ristoratori livornesi ( Irol Micol Litrico di “Wiked Restaurant” e Marco Manca del “Tartufo” , il 28 ).
Per iniziativa del Comune di Livorno, una ventina di ristoranti di Livorno aderiscono a “Mangiarsi le parole”, presentando per l’occasione menù etnici (a prezzo fisso) , relativi alle comunità che storicamente hanno fatto nascere Livorno.
Il tutto con l’accompagnamento di reading di poesia, racconti, brani comici. L’iniziativa si chiama “Mangiarsi le parole, l’autore è servito”.