“Un evento con il quale Firenze vuole restituire l’Arno ai suoi cittadini. Una iniziativa che serve a rivivere e a riscoprire il nostro fiume”. Così ha esordito il Presidente della Provincia, Matteo Renzi, nella conferenza stampa di presentazione della “Serenata all’Arno”, che chiuderà il Genio Fiorentino 2006 la sera del 22 maggio.
“Spesso non si ha la percezione di quanto si apprezzato all’estero il canto popolare fiorentino – ha aggiunto Eugenio Giani, Assessore alle tradizioni popolari del Comune di Firenze, rallegrandosi per l’iniziativa presa la volo dal Presidente della Provincia – ne abbiamo avuto una dimostrazione quando nell’ambito degli scambi culturali del gemellaggio con la città di Kioto, i giapponesi hanno preferito Riccardo Marasco alla mostra di alcuni quadri esposti agli Uffizi.
E Marasco può raccontare quale successo di pubblico hanno avuto i suoi concerti in Giappone”.
E Riccardo Marasco, moderno menestrello della musica tradizionale toscana, oltre a rievocare i successi ottenuto in Giappone ha spiegato con la sua solita esuberanza come si svolgerà la “Serenata all’Arno”.
A bordo di una antica imbarcazione dei renaioli che percorrerà l’Arno, Marasco e la sua celebre chitarra avranno l’accompagnamento del maestro Silvia Trotta e del suo mandoloncello.
“Eseguiremo canzoni popolari del Novecento, tratte dal reportorio di Spadaro, Benini, Nando Vitali, e di tanti altri come Bixio e Cherubini”.
A partire dalle ore 21 l’imbarcazione percorrerà il tratto di fiume che va dalla sede della Società “Canottieri Firenze”, sottostante la Galleria degli Uffizi, fino al vicino Ponte Vecchio.
“Un impianto di diffusione sonora - ha spiegato il giornalista Massimo Sandrelli, ideatore dell’evento – garantirà l’ascolto da Ponte alle Grazie fino a Ponte Santa Trinita, con una cornice particolarmente suggestiva offerta dall’atmosfera di Ponte Vecchio”.
“Sarà emozionante – ha concluso Marasco - riempire il bacino del fiume con delle sonorità di forte valenza, soprattutto perché la zona che va dagli Uffizi a Ponte Vecchio diventerà come un cortile con l’acqua nel mezzo”.
Nell’anno del quarantesimo anniversario della disastrosa alluvione che sconvolse la città di Firenze, la “Serenata all’Arno” di Marasco vuole essere una sorta di rito propiziatorio al fiume che attraversa la città sulle note di popolari canzoni tra cui la famosa stornellata “L’alluvione”.
Il fiume Arno, più volte cantato e citato dallo stesso Marasco nelle sue canzoni, diventa così protagonista della grande serata di chiusura in onore di tutta la cittadinanza fiorentina e dei numerosi turisti presenti in città per far conoscere il lato ironico e dissacrante della cultura fiorentina e toscana.
Un tuffo nel passato, alla riscoperta delle tradizioni che in questo mese volevano le finestre, i balconi e le botteghe dei commercianti addobbati con i fiori di maggio.
Sabato 20 maggio, dalle 15.30 alle 20.00 la zona compresa tra Borgo degli Albizi, Piazza San Pier Maggiore, Piazza Salvemini, un tratto di via Palmieri e Borgo Pinti sarà abbellita dai fiori secondo la tradizione floreale tipica di Firenze. Proprio al fine di riscoprire le tradizioni storiche di alcune vie e piazze più suggestive del centro storico di Firenze e creare quindi eventi che sappiano valorizzare la tipicità del commercio e il patrimonio culturale del nostro passato, il Comitato di San Pierino ha organizzato, nell’ambito del Genio Fiorentino 2006 e in collaborazione il Quartiere 1 e la Banca di Roma, la festa del “Calendimaggio”, con una particolare attenzione all’aspetto storiografico.
In occasione di tale manifestazione sarà predisposto anche un percorso enogastronomico alla scoperta di uno dei piatti tipici della nostra storia culinaria, “la trippa”: sarà possibile infatti fare diversi assaggi di trippa cucinata da alcuni ristoratori del luogo secondo l’antica ricetta del 1400. Tutto il ricavato sarà destinato ad Emergency ed al Centro di Ascolto Alzheimer di Firenze, AIMA Onlus. La manifestazione sarà accompagnata anche da canti e suoni. In alcuni angoli più suggestivi del quartiere si alterneranno e canteranno il repertorio del “Calendimaggio” alcuni gruppi di cantori mentre alle ore 21.00, al centro della Piazza di San Pier Maggiore, sulla facciata dell’arco delle Badesse, saranno proiettate foto del “Calendimaggio” nei vari secoli e citazioni letterarie dagli scritti di Vasco Pratolini.