Inchiesta della Corte dei conti sui rimborsi alla Firenze parcheggi. La magistratura contabile ipotizza un danno erariale di due milioni di euro. La procura ha notificato un «invito a dedurre» a 17 amministratori e dirigenti di Palazzo Vecchio, chiedendo spiegazioni su quello che, secondo gli inquirenti, appare un "ingiustificato aumento dell´importo riconosciuto dal Comune alla Firenze Parcheggi". Tutta la giunta dello scorso mandato è stata coinvolta dalla procura della corte, con due eccezioni: il sindaco Leonardo Domenici, assente quando si votò la delibera sotto osservazione della corte dei conti, e l´assessore Eugenio Giani, che da ex presidente di Firenze Parcheggi si astenne.
Una mozione «per rivedere il contratto di servizio con Firenze Parcheggi» è stata presentata dai consiglieri di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e Jacopo Cellai.
In particolare i due esponenti del centrodestra chiedono modificare il contratto «in modo da abrogare il legame diretto e consequenziale fra verbali di accertamento e corrispettivo versato, pari a 11,40 euro, che, di fatto, determina un meccanismo per il quale, tanto più numerose sono le sanzioni elevate, tanto più è l'ammontare del corrispettivo che Firenze Parcheggi incassa, prescindendo di fatto dall'effettivo costo del personale». La mozione impegna l'amministrazione anche «a sospendere in via di cautelativa la corresponsione dell'importo di Euro 9,50 più l'Iva indicato nell'articolo 14 comma 5 del contratto di servizio».
Sull'inchiesta della corte dei conti sui rimborsi alla Firenze Parcheggi Checcucci e Cellai hanno presentato una domanda di attualità. I due consiglieri di Alleanza Nazionale chiedono all'amministrazione «di riferire puntualmente circa i fatti di cui si è appreso dalla stampa»; «se intenda sospendere il corrispettivo per il prossimo futuro, agendo in autotutela»; «di riferire circa la sostanziale disapplicazione dell'ordine del giorno del 2004 che prevedeva l'annullamento del rimborso a Firenze Parcheggi».