La coltivazione della vite sull'Isola del Giglio, sull'Argentario e sull'Isola d'Elba potrà presto contare su quaranta ettari di nuovi impianti, che saranno destinati alla produzione di vini Doc "Ansonica Costa dell'Argentario" e "Elba". Sulle isole minori (Gorgona, Capraia e Pianosa) sarà invece possibile reimpiantare dieci ettari per produrre vini Igt "Toscana", sulla base di uno specifico progetto presentato dalle amministrazioni provinciali di Grosseto e Livorno. Altri sessantanove ettari di nuovi impianti saranno destinati alla produzione di vini di qualità in denominazioni di origine istituite da poco o in corso di riconoscimento, come "Pietraviva" e "Terratico di Bibbona".
Lo ha annunciato l'assessore all'agricoltura, Susanna Cenni, presentando in commissione Agricoltura un documento preliminare sulla ripartizione di diritti per l'impianto o il reimpianto dei vigneti, presenti nella Riserva regionale. Le autorizzazioni per gli impianti destinati alla produzione di vini di qualità devono essere rilasiate entro il 31 luglio 2007. "La viticoltura sulle isole dell'Arcipelago ha un grande valore ambientale ed economico - ha sottolineato il presidente della commissione, Marco Remaschi (Margherita) - E' un'attività che garantisce la presenza dell'uomo e la tutela di un patrimonio di vitigni autoctoni di grande interesse".
(dp)