"Per le osservazioni esiste un tempo -spiega l’assessore provinciale all’ambiente Luigi Nigi- 60 giorni, che scadono ai primi di giugno. Da parte di tutti i soggetti, specie se dotati di forte capacità di rappresentanza, si richiede attenzione premurosa alle regole delle decisioni pubbliche. La trasparenza che ci è cara non sarebbe credibile se anche solo dessimo l’idea che in Consiglio si chiacchiera mentre altrove si fa sul serio. Ritengo che la Giunta Provinciale non verrà meno a questo dovere.
La sua proposta, che è Case Passerini (il “decidere di decidere” non era senza contenuti, vorremmo ripetere per una volta ancora), è ora acquisita alla valutazione definitiva del Consiglio; in quell’Organo autorevole abbiamo persone, forze politiche e territori e grandi poteri di iniziativa. Con “Case Passerini” il Piano individua un’area. Si possono fare proposte che orientino la definitiva collocazione sul terreno nel rispetto del ruolo di tutti e di tutte le procedure; anche dei tecnici del progetto esecutivo, voglio dire, ed in modo speciale della Valutazione di Impatto Ambientale.
Non abbiamo mai mancato, all’occorrenza, di far valere i compiti della politica; dentro però un modo di operare in cui politica, scienza e tecnica, senza confusione, svolgono tutte e pienamente il loro ruolo. Altre questioni sono molto oltre le mie funzioni; posso però osservare che le infrastrutture hanno visto al lavoro tavoli assai impegnati e che nessuno, credo, li ha definitivamente chiusi".
"Apprendiamo dagli organi di stampa la proposta di spostare l’inceneritore della Piana di 200 metri -ribattono Niccolò Pecorini, Segretario regionale PRC, e Maurizio De Santis, Segretario provinciale PRC Firenze- rispetto a quanto previsto dalla variante della Provincia.
Questa proposta, sempre stando ai giornali, avrebbe un unico obiettivo: superare la contrarietà all’impianto manifestata fino ad oggi dell’amministrazione comunale di Campi. Lo spostamento proposto non è piaciuto al sindaco di Sesto fiorentino che ha scritto una lettera molto dura su l’Unità, premettendo di aver appreso la notizia dai giornali. Noi non sappiamo se questa notizia abbia qualche fondamento. Per quanto ci riguarda ribadiamo la più ferma contrarietà alla costruzione dell’inceneritore della Piana perché inquina l’ambiente e danneggia la salute dei cittadini, perché la politica dei rifiuti con al centro gli inceneritori è superata (nessuno nel mondo costruisce più inceneritori): l’unica politica praticabile, socialmente e ambientalmente sostenibile, è quella ispirata ai rifiuti zero, alla raccolta differenziata spinta e alla ricerca sugli impianti di trattamento a freddo.
Apprezziamo la decisione della Regione Toscana di estendere il monitoraggio e la misurazione anche alle nanopolveri: si riconosce in tal modo che il piano su cui si deve intervenire è quello della salute. Al contrario, pensiamo sia davvero offensivo, dopo tutto ciò che hanno prodotto i Comitati, medici, scienziati e non solo circa le conseguenze che provocano gli inceneritori, pensare di convincere una comunità come quella campigiana, riducendo il problema della costruzione dell’inceneritore ad una mera questione estetica.
Come a dire, oltre il danno anche la beffa".