Economia: in Toscana Gelli annuncia, per il 2007 Pil, una crescita dell’1,5%

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 aprile 2006 18:58
Economia: in Toscana Gelli annuncia, per il 2007 Pil, una crescita dell’1,5%

Firenze, 27 Aprile 2006- “A partire dal 2007 è prevista una ripresa dell’economia toscana, con il Pil in aumento dell’1,5%”. Lo ha dichiarato oggi in Consiglio regionale il vicepresidente della Giunta Toscana, Federico Gelli, che ha illustrato le linee guida del documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) dell’anno prossimo. Nel 2006, secondo Gelli, il quadro economico della regione vede una crescita lieve del prodotto interno lordo, intorno allo 0,7%, in linea con la tendenza nazionale.

“A trainare l’economia nel 2007 saranno l’espansione delle esportazioni, del turismo, oltre che dalla domanda interna, soprattutto per consumi privati e investimenti”, ha spiegato il vicepresidente. Diminuiscono le risorse a disposizione della regione, che passano dai 6790 milioni di euro del 2006, di cui 5650 per il settore sanitario, ai 6685 del 2007, con 5585 a copertura delle spese sanitarie. “Escludendo la sanità - ha aggiunto Gelli - Le risorse disponibili per l’attuazione delle scelte di bilancio ammontano a 1.100 milioni, inferiori di circa 45 milioni rispetto a quelle previste per l’anno 2007 dal Dpef 2006”.

Per il vicepresidente, fra gli elementi di incertezza, di cui il Dpef risente, c’è il mancato avvio del federalismo fiscale, e le problematiche per il finanziamento della spesa sanitaria. “La Regione ha affrontato questi elementi di incertezza con una corretta strategia di bilancio e un buono stato di salute dell’indebitamento, che ha permesso di ridurre il debito regionale”, ha affermato Gelli. Ora il Dpef passerà alla fase di concertazione per poi essere discusso in Consiglio regionale.



«Vicepresidente Gelli, lei ha dato un’interpretazione preoccupante del passaggio in Consiglio. Il percorso giusto istituzionale è un altro: portare in consiglio il Prs dello scorso anno, adozione dell’atto da parte della giunta, nuovo passaggio in Consiglio, discussione, addirittura cambiamento in alcune parti, concertazione e ritorno in Consiglio dopo che la concertazione lo aveva addirittura variato in alcune parti. Ma questo è un brogliaccio di intenzioni: non è il Dpef. E non è un problema di sintesi, ma di contenuti non tanto politici quanto politico-istituzionali».


«Questo non è il Dpef. Questo non è neanche la premessa al Dpef, perché voi in concertazione non portate questo. E in base alla legge regionale, e in particolare all’articolo 48 dello Statuto, non è questo il percorso».
«Seconda osservazione: l’autonomia fiscale. Rutelli vuol cavare l’accisa sulla benzina e lei la vuol mettere sul gasolio. Ultima cosa: l’invarianza fiscale con questo Dpef è finita, perché abbiamo una invarianza fiscale nominale ma nella realtà voi ricorrete a una fiscalità generale e aumentate le tasse.

Quello che abbiamo capito è che ci tocca l’informativa, che avremo l’accisa sul gasolio e ci vedremo aumentare le tasse».

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