"Dobbiamo iniziare da subito a lavorare per la nascita del Partito Democratico -afferma Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana, nella propria newsletter- La rinnovata forza di questa proposta ha le sue basi nel successo elettorale dell’Ulivo e nell’urgenza di costruire un nuovo soggetto che aiuti il governo nella sua difficile navigazione. Ci sono almeno tre decisivi terreni di lavoro. Primo: i contenuti del nuovo Partito. E’ vero che il messaggio di unità è già un contenuto, ma serve molto di più: una nuova piattaforma ideale, culturale, programmatica che sia chiara, attraente, mobilitante.
Non partiamo da zero, ma la strada da fare è tanta. Ci vuole una proposta positiva, un’idea del Paese che si fa programma politico e di governo condiviso. Un partito con una forte visione sul futuro, che accetti le sfide del globale, che dia alla modernità un senso etico, che promuova l’interesse generale contro rendite ed egoismi. Propongo di aprire una vasta campagna di discussione con la quale scrivere il nostro dizionario essenziale, con le parole-chiave che ognuno di noi vorrebbe.
Le mie sono: pace, internazionalizzazione, bipolarismo, laicità, giovani, donne, beni comuni, digitale, no precarietà, partecipazione. Secondo tema di lavoro: la riforma della politica. Il PD riuscirà nel suo compito solo se la sua nascita avverrà sotto il segno della buona politica e del rinnovamento dei partiti e se sarà il primo partito della riforma, e non l’ultimo della crisi della politica. Ci sono sfide cruciali da vincere: lo sviluppo della democrazia interna; l’investimento sulle donne e sui giovani; l’apertura di un dialogo con la società ed i movimenti.
Infine, come terzo obiettivo: il PD come motore dell’Unione. Il nuovo Partito non avrà solo la funzione di rappresentare il perno della cultura di governo del centrosinistra, ma anche quello di cementare l’esperienza dell’Unione. La sintesi tra le diverse anime del centrosinistra non avverrà per strappi o episodi saltuari, ma attraverso un confronto costante che aiuterà tutti. In Toscana abbiamo l’opportunità concreta di allargare il tavolo dell’Unione a partire dall’esperienza di apertura alla società civile in cui è maturata Toscana Democratica.
Personalmente darò il mio contributo perché questa esperienza si realizzi".