Un progetto artistico di Ferdinando Ceriani con l’Associazione Ex Novo che ha aperto il 38 Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia "Il drago e il leone" diretto da Maurizio Scaparro, interamente dedicato alla Cina.
Lo spettacolo viene ora rappresentato il 27 aprile al Teatro della Pergola in occasione del festival Voci d’Europa e sarà ospitato dal Teatro Valle di Roma il prossimo autunno.
Un viaggio e un’avventura raccontati da due voci, una maschile, Tiziano, e una femminile, Angela, che ripercorrono attraverso le parole, le immagini, la musica, l’esperienza unica e affascinante della famiglia Terzani in Cina, all’inizio degli anni Ottanta.
La Cina è stata teatro di straordinari sconvolgimenti in questi ultimi anni. Il sistema dittatoriale maoista, fondato sull’egualitarismo, è stato sostituito da uno, ugualmente dittatoriale, ma fondato sulla logica capitalista. La Cina si è aperta al mercato mondiale monopolizzandolo ma la nostra conoscenza della Cina è rimasta superficiale, frammentaria, ricca di stereotipi.
Ecco perché l’esperienza dei Terzani diventa illuminante. Tiziano e Angela hanno avuto la possibilità, riservata a pochi eletti, di vivere in Cina in quegli anni in cui Deng Xiaoping indicava al paese la grande virata verso il sistema occidentale.
Tutto quello che succede oggi, e succederà domani, ha le sue radici in quegli anni.
In quegli anni divenne per la prima volta chiaro quel che era stato il progetto maoista e come era fallito. In quegli anni avenne la grande svolta; se ne capirono le ragioni, se ne videro i grandi vantaggi, ma anche le prime, preoccupanti conseguenze.
La porta proibita e Giorni cinesi (pubblicati da Longanesi) sono la testimonianza limpida di due persone libere che sono partite per la Cina affascinate dal mito maoista e hanno invece scoperto, rompendo il muro che li separava dalla gente comune, il fascino profondo della cultura tradizionale cinese, che rischia oggi di scomparire per sempre.
A dare voce e corpo a questo grido di allarme lanciato dai Terzani, Andrea Jonasson, una delle più carismatiche attrici europee, tedesca come Angela Terzani Staude, e Franco Molè, drammaturgo ed attore, chiamati a rivivere sulla scena le emozioni, la curiosità, le gioie e le paure dei Terzani.
Alle loro parole si legheranno immagini, fotografie di Tiziano Terzani, mai fino ad oggi presentate al pubblico, i suoni e i rumori di quella terra lontana e la musica di Chopin nelle registrazioni eseguite da Fou Ts’ong, uno dei più grandi pianisti cinesi, amico e compagno della loro avventura.