"Alla fine di febbraio nel cantiere della tramvia in Piazza Stazione, durante lo scavo per la realizzazione della rampa di accesso al parcheggio, sono emersi dei reperti che hanno richiesto l'immediata sospensione dei lavori per effettuare sopralluoghi e verifiche per datare e catalogare gli elementi che erano stati trovati. Proprio sotto al manto stradale, davanti al Bar Deanna, sono emersi resti immediatamente identificati come risalenti ad epoca tardo-medioevale.
Di tale sopralluogo, da parte di tecnici inviati
dalla Sovrintendenza e dal Ministero, prima è stata data notizia dagli
organi di informazione e poi dall'Amministrazione Comunale".
È quello che sostengono il consigliere comunale di Forza Italia Jacopo
Bianchi ed il presidente del comitato "Laportaccanto" Antonio Lenoci.
Prosegue Jacopo Bianchi. "All'indomani dei ritrovamenti posi una domanda di
attualità in Consiglio Comunale al sindaco Leonardo Domenici per ricevere
informazioni su quali fossero le intenzioni dell'Amministrazione per
tutelare o meno i reperti rinvenuti ma a metà aprile tutto quello che era
stato rinvenuto è stato coperto dalla cementificazione senza che fossero
portati a conoscenza del Consiglio Comunale gli esiti delle verifiche
effettuate.
Ora, davanti ai nostri occhi, c'è una gettata di cemento che
avvilisce ancor di più la nostra città senza sapere cosa realmente abbiamo
perso questa volta e perché non sia stato possibile fare diversamente".
"Anzi - proseguono Bianchi e Lenoci - i lavori di copertura sono stati
eseguiti proprio durante la campagna elettorale, quando erano sospese le
sedute dell'Assemblea Comunale limitando notevolmente la possibilità per i
consiglieri comunali di intervenire nella vita pubblica cittadina".
"Ho presentato un'interrogazione per conoscere gli esiti delle verifiche
effettuate ma anche la catalogazione del materiale rinvenuto unitamente ai
criteri decisionali che hanno comportato questa ennesima scelta politica -
ha spiegato il consigliere di Forza Italia -.
Chiedo di sapere il
significato dell'attuale telone messo a copertura di un lato della nuova
rampa in corrispondenza di parte degli scavi non distante dalla colata di
cemento. Sono forse stati rinvenuti nuovi reperti sui quali si sta ancora
studiando?"
"Quel che manca a questa Amministrazione sulle vicende legate alla tramvia,
come ripetiamo già da tempo, - concludono Bianchi e Lenoci - è una valida
programmazione che avrebbe impedito sospensioni, ritardi e sprechi potendo
contare su alternative soluzioni e possibili ravvedimenti in tempo utile, il
tutto per una visione sostenibile di un'opera tanto importante quanto
delicato è il territorio che va ad interessare.
Come avvenuto per Piazza della Signoria e Piazza del Grano la soluzione dettata dalle Giunte di sinistra pare essere sempre la più facile: coprire la storia, eliminare i ricordi e con essi imbarazzi e polemiche, una scelta disdicevole per Firenze che fa della sua storia il traino ancora attivo della nostra comunità".