(13 aprile 2006) – Il Consiglio provinciale ha approvato con 17 voti a favore (la maggioranza di centrosinistra) e 7 astensioni (CdL e Prc) gli schemi di accordo tra la Provincia di Firenze e le altre Province della Toscana per lo svolgimento degli esami e per il riconoscimento dell’attestato di idoneità per gli autotrasportatori di merci in conto terzi e di autotrasporto di persone su strada. “Questo atto – ha spiegato l’assessore alla viabilità e trasporti Stefano Giorgetti – consente ai cittadini di altre Province di poter svolgere questo esame presso la nostra sede: i cittadini pagheranno i diritti direttamente alla Provincia di Firenze.
Le altre Province verseranno un contributo di 5 mila euro come rimborso spese. La normativa e l’accordo tra stato – Regione ed enti locali prevede questa possibilità di delega e la Provincia di Firenze si è messa a disposizione per poter svolgere questo lavoro. Per Bevilacqua (FI): “La delibera recepisce una direttiva comunitaria ma non ha un gran valore dal punto di vista amministrativo. Punta a far sì che gli autotrasportatori siano dotati di quelle nozioni che possano consentire loro di svolgere le attività in modo più consono a quelli che sono i rapporti tra gli autotrasportatori e gli altri utenti della strada.
È emerso che la Provincia di Firenze si farebbe carico, attraverso un pagamento forfettario di 5 mila euro da parte delle altre Province, di quelli che sono tutti gli oneri di eventuali trasportatori che usufruissero dei servizi della Provincia per sostenere questi esami. La scelta forfettaria ci sembra non proprio consona a quello che è un lavoro istituzionale, perché dà più l’idea di una tassa che di un assolvimento di un servizio: sarebbe stato più logico che, in funzione dei partecipanti, fossero creati degli scaglioni numerici in cui andare ad attribuire il costo alle altre Province.
La Comunità Europea ci sta riempiendo di regole e di autorizzazioni per poter svolgere le attività ma, mentre l’autotrasportatore greco deve sottostare a questa disciplina, l’autotrasportatore turco quando attraversa il Bosforo non deve avere questa autorizzazione, quindi non deve sopportare questi costi diretti e indiretti per l’impresa e può svolgere la stessa attività nei Paesi Comunitari. Questo è l’ennesimo esempio di una normativa europea che penalizza gli Stati europei e non li tutela”.
Sulla stessa linea Bassetti (Udc): “Non ci sembra giusto che ci sia questo rimborso forfettario da parte delle altre Province: ci sembrava più corretto stabilire un costo per ogni esame, invece di 5 mila euro. Se da una Provincia della Toscana viene un autotrasportatore che chiede di essere esaminato dalla Commissione, oppure ne vengono mille, la cifra è sempre quella. Sono d’accordo con Bevilacqua quando sostiene che la Comunità europea doveva prevedere anche per chi viene in Europa la stessa norma per la sicurezza stradale”.