La stagione autunno – inverno 2007/2008 dei rappresentanti pratesi appare particolarmente favorevole per le produzioni del distretto tessile di Prato, che ancora una volta accoglie il salone di RAPpresentando. Gli agenti tessili scendono così nuovamente in campo, tornando nello stabilimento della ditta Bardazzi nel cuore del Macrolotto 1, via dei Fossi angolo via Toscana, dal 19 al 21 aprile – dalle 10 alle 19 - per una “tre giorni” all’insegna dei filati per maglieria e tessitura e dei tessuti greggi.
Una fiera che espone il meglio del meglio del tessile made in Europe a portata degli operatori del settore, imprenditori, consulenti stilistici e tecnici. Tweed, fibre naturali, lane sia pettinate che cardate.
Questi i numeri della manifestazione: per la sesta edizione saranno 29 i rappresentanti, che presenteranno oltre 300 collezioni, realizzate da 214 aziende operanti nei distretti tessili più importanti d’Europa. Questo perché la fiera, come sottolinea il presidente del salone, Enrico Cenni, “è nata per essere uno strumento a disposizione dei nostri clienti, per far risparmiare loro tempo e denaro.
Quello che vedrebbero girando per l’Europa, con RAPpresentando arriva direttamente a casa loro. Tuttavia, perché sia funzionale, la rassegna deve ogni volta rinnovarsi. Ecco perché durante l’anno lavoriamo per proporre sempre qualcosa che sia veramente unico”.
Ma la rassegna di RAPpresentando non è solo filati. A fianco dei rappresentanti infatti, dieci aziende saranno presenti in fiera per offrire ai visitatori informazioni legate alla loro attività, comunque connessa al tessile, in vari e diversi modi.
Saranno presenti infatti le tintorie Portichetto, Sala e Tisco di Como, la Supertintoria Arcobaleno di Campi Bisenzio, le concessionarie di auto Commerciale automobili, Dream land e Fineschi, la tipografia Baroni e Gori e le aziende Asm e Consiag.
Questo perché fin dal principio la volontà degli organizzatori è stata quella di fare del salone di RAPpresentando, una vetrina a 360 gradi sul tessile e sul distretto “e come tale deve saper stupire – dicono i tecnici dei lanifici –”.