di Cristina Ricciardi
Dirigente della Camera di Commercio
Non si fa marketing territoriale, né si può sperare di stimolare la ripresa, se non si hanno a disposizione infrastrutture moderne e in linea con le mutate esigenze del territorio.
Sul versante orientale della città vi sono molte ipotesi progettuali, quali l’incarico per lo studio di fattibilità della circonvallazione nord Rovezzano-Careggi e quello per il ponte di Vallina.
Nell’area a ovest di Firenze - nota come “area metropolitana”, groviglio di strade e svincoli, per la crescita caotica dei poli, industriali e post-industriali, che qui hanno trovato spazio negli ultimi decenni, e per la notevole presenza urbana - la Camera di Commercio di Firenze ha promosso in prima persona la realizzazione della bretella Lastra a Signa-Prato.
Lo scopo era facilitare il traffico di scambio tra le direttrici a lunga percorrenza (Autostrada del Sole e Superstrada Firenze-Pisa) e le componenti viarie locali, tenuto conto che il raccordo, di tipo autostradale, avrebbe contribuito a drenare il traffico pesante dall’interporto di Prato e dall’area di grande distribuzione dell’Osmannoro.
La Camera di Commercio di Firenze, da sempre impegnata sul fronte della realizzazione della bretella, continua a essere promotrice dell’infrastruttura, oggi attraverso la finanza di progetto.
Il project financing è uno strumento che consente la realizzazione e gestione di opere pubbliche, essenzialmente da parte di soggetti privati, finanziate dai ricavi che, nel lungo periodo, può assicurare la gestione dell’opera stessa. L’ente camerale è legittimato, dalla normativa sui lavori pubblici, a partecipare ad iniziative di project financing, nell’ambito delle finalità di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio.
Per la bretella, è nato un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI), costituito, oltre che dalla Camera di Firenze, che ha una partecipazione importante, dalla Società Autostrade, da costruttori locali, da alcuni istituti di credito e dalla Camera di Commercio di Prato.
Si tratta di un primo passo che intende portare avanti un’azione coordinata fra gli attori deputati a gestire le infrastrutture.
Dopo un percorso piuttosto articolato, con la presentazione della proposta da parte del RTI, a fine 2003, la Regione Toscana, che ha la competenza sul collegamento viario tra la FI-PI-LI e l’interporto di Prato, ha espletato le procedure di gara, previo confronto con gli enti locali il cui territorio è interessato dal collegamento.
Tale fase si è conclusa con la pubblicazione, a settembre 2005, del bando di gara e la successiva aggiudicazione al RTI della realizzazione e gestione dell’opera, accettando la proposta formulata, che ne prevede anche la tempistica.
Fra 5 anni sarà quindi possibile, con soli 9 km di raccordo autostradale, raggiungere da Prato la FI-PI-LI all’altezza di Lastra a Signa.