La Selezione dei Vini di Toscana 2006 debutta al Vinitaly

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2006 13:01
La Selezione dei Vini di Toscana 2006 debutta al Vinitaly

Verona, venerdì 7 aprile 2006 – Si e' aperto il grande appuntamento di Vinitaly di Verona e la "Selezione dei Vini di Toscana 2006" fa il suo debutto. Sabato 8 alle ore 12, all'interno dello stand toscano, l'assessore regionale all'agricoltura, Susanna Cenni, presenterà la settima edizione del concorso nato nel 1989 come iniziativa di valorizzazione delle varie produzioni vinicole regionali. Una settima edizione ricca di novità, sia per quanto riguarda le categorie che le commissioni. Avranno più visibilità le DOC rosse - alle quali sono dedicate due categorie – e saranno introdotti, nelle categorie dei bianchi non passati in legno, i vini rosati, che così saranno maggiormente valorizzati.


Per quanto riguarda, invece, le commissioni, in ognuna ci sarà un enologo straniero in più, cosa che darà alla manifestazione un maggior respiro internazionale.
L'ultima novità, infine, riguarda le iscrizioni che, da quest'anno, sarà possibile fare on line. In occasione della presentazione di Verona sarà distribuito, in anteprima, il nuovo regolamento.
Obiettivo della nuova edizione: confermare i risultati del 2004, quando con 1001 campioni di vino presentati, la Selezione è diventata il secondo concorso a livello nazionale.

1001 etichette delle quali ben 779 hanno superato le severe selezioni svolte dall'Enoteca Italiana di Siena secondo il metodo utilizzato dall'Union International des Oenologues. E proprio questi vini, aggiornati all'annata commerciale più recente, sono tutti i giorni in degustazione presso il wine bar dello stand regionale al Vinitaly.
La Selezione dei vini di Toscana è autorizzata dal Ministero delle Politiche Agricole e organizzato, ogni due anni, da Toscana Promozione, in collaborazione con l'Enoteca Italiana di Siena, l'Associazione Enologi Enotecnici Italiani, le Province, i Consorzi di Tutela, le Camere di Commercio e l'ICE.

Produttrici, giornaliste, enotecarie ed enologhe.

Negli ultimi anni la presenza delle donne nel mondo del vino sta crescendo in modo esponenziale. Una vera e propria rivoluzione che ha portato una ventata di grazia e creatività in un ambiente, fino a qualche tempo fa, tutto al maschile.
Proprio per conoscere i "frutti" di questa trasformazione, sabato 8 aprile alle ore 14 si terrà, presso lo stand della Regione Toscana al Vinitaly, una degustazione dei "Vini delle donne". Appuntamento che, ormai da tre anni, caratterizza la presenza toscana al salone veronese.

Padrone di casa dell'evento saranno l'assessore regionale all'agricoltura, Susanna Cenni, e Barbara Tamburini, giovane e ormai famosa enologa toscana che oggi collabora con 24 aziende, 18 delle quali in Toscana.
"La donna – commenta Tamburini – grazie alla sua forma mentis, alle sue tendenze naturali verso la conoscenza di ogni aspetto della natura ed al suo innato rigore, riesce ad esprimere, in questa particolare attività, una sensibilità speciale che le permette di esaltare al massimo le diverse peculiarità dei prodotti che ottiene e, allo stesso tempo, di trasfondere in essi una personalità inconfondibile".

Questo, prosegue l'enologa, "nel rispetto delle caratteristiche specifiche di ogni prodotto, quali la provenienza da un determinato vitigno o l'appartenenza ad un determinato territorio".
In Toscana, sono già una cinquantina gli enologi donna, ma il loro numero è destinato ad aumentare nel prossimo futuro, vista l'elevata presenza di studentesse nei corsi di enologia nelle due Università della regione. A loro il compito di raccogliere il testimone dalle mani dei grandi nomi dell'enologia italiana, Vittorio Fiore e Giacomo Tachis in testa, che hanno contribuito, sottolinea Barbata Tamburini, "a far sì che ci fosse il salto di qualità dall'enologia del 'passato' a quella di oggi".

"Questo punto d'arrivo – conclude, infatti, Tamburini – è, per noi donne che ci stiamo inserendo con successo anche in questo settore, un importante punto di partenza. Da qui inizia il nostro lavoro, per dare un contributo concreto alla crescita del settore vitivinicolo toscano ma anche italiano".

“Degustazioni ad arte”: definizione più efficace e sintetica non poteva essere scelta per indicare un nuovo modo per far apprezzare il bello e il buono delle Terre di Siena agli innamorati dell’arte e di un turismo colto e consapevole, agli estimatori della ‘lentezza’ come capacità di metabolizzare le sensazioni e di farne tesori di conoscenza.

Da oltre dieci anni il Sistema dei Musei Senesi valorizza le testimonianze di due millenni di storia e di arte grazie all’allestimento, nelle città e nei piccoli centri del senese, di strutture espositive raffinate e all’insegna della tecnologia più avanzata. Potendo contare sulla collaborazione della Pinacoteca Nazionale nel quadro di questa sorta di decentramento del patrimonio culturale senese, e su prodotti di eccellenza primi fra tutti dei vini di fama mondiale, le Apt senesi hanno voluto offrire a chiunque ne abbia desiderio la possibilità di provare l’emozione dei Laboratori Sensoriali: una formula del tutto nuova, studiata per la promozione integrata del territorio, che avvicina l’ospite alla bellezza dell’arte senese e al tempo stesso permette di gustare i tesori prodotti da questa terra.

Una formula che l’Apt presenta al Vinitaly sottolineandone l’originalità. Partecipando ai Laboratori Sensoriali è possibile incontrare la grande pittura del Trecento e del Quattrocento, vini di fama planetaria, prodotti agroalimentari di altissima qualità, musica e brani poetici, accostamenti che grazie al coinvolgimento dei sensi danno la misura più godibile del bello e del buono prodotti nei secoli da Siena e dalle sue terre. Performances in cui creatività e buongusto si fondono, e la cui griffe é lo stile di vita che caratterizza questo lembo di Toscana.

Già sedici Laboratori Sensoriali sono ‘andati in scena’ con grande successo in tutta la provincia di Siena, ospitati negli spazi espositivi facenti parte del Sistema dei Musei Senesi e della Pinacoteca Nazionale, che collaborano a questa iniziativa. E una prima ‘missione’ all’estero, nella Parigi capitale della gastronomia e del ‘saper vivere’, è stata salutata con entusiasmo da giornalisti, intellettuali, operatori turistici. Cinque formule diverse: “Dolcezza d’ambra a Siena”, “Profusione d’oro in Val D’Elsa”, “Sapori eterei nelle Crete”, “Matericità aromatica in Val d’Orcia”, “Gentili profumi in Val di Chiana”, abbinamenti tra grandi vini come Brunello di Montalcino, Vernaccia di San Gimignano, Nobile di Montepulciano, Chianti Classico e Vin Santo, e formaggio pecorino, zafferano, panforte e salumi, mentre la vista e l’udito dei partecipanti si concentrano sulle immagini dei capolavori di Sano Di Pietro, Ambrogio Lorenzetti e Bartolomeo Della Porta, sulle musiche di Bizet e di Beethoven e su brani di Mario Luzi, Nico Orengo e Henry James.

La magia del genio artistico senese e di capolavori del gusto celebri in tutto il mondo trova così una sua nuova dimensione multimediale, che resterà nella memoria di chiunque vorrà compiere questa esperienza. Non patrimonio di pochi eletti ma servizio alla portata di tutti. Infatti a partire da giugno 2006 i turisti che visiteranno le Terre di Siena avranno la possibilità di partecipare su prenotazione ai Laboratori: si terranno nelle cantine, nei ristoranti, nei musei e in luoghi panoramici che coniugheranno la qualità ambientale agli stimoli intellettuali.

In evidenza