Firenze, 06 Aprile 2006- Un bilancio unico per Comune di Firenze e società partecipate che contribuisca alla miglior gestione delle risorse pubbliche. Una strategia unitaria finalizzata sia al soddisfacimento dei bisogni e alla promozione della comunità che alla verifica dei risultati globali. Per ottenere questo obiettivo l'Amministrazione comunale ha approvato, su proposta dell'assessore alle risorse finanziarie, una delibera che prevede un contratto di collaborazione col dipartimento di scienze aziendali dell'Università di Firenze per uno studio che porti alla definizione di un modello per la costruzione del bilancio consolidato per il Comune di Firenze.
Si tratta di una delle pochissime esperienze in Italia (una, parziale, è stata messa in atto a Pisa). La necessità di affidarsi a una ricerca (che durerà 12 mesi) deriva dalla differente configurazione giuridica delle società a seconda dei servizi erogati e delle rispettive finalità. Emerge l'esigenza dell'attivazione di linee di coordinamento, indirizzo e controllo sulle società partecipate (così come prevede una delibera approvata nell'aprile 2005), in quanto il Comune è passato dalle funzioni di gestore a quelle di "proprietario", regolatore, coordinatore e controllore delle aziende possedute.
E come tale è responsabile del raggiungimento simultaneo di obiettivi di carattere sociale ed economico. Partendo proprio da queste premesse, che nascono dall'osservazione della realtà attuale del Comune di Firenze, questo lavoro di ricerca sarà orientato in primo luogo allo studio del processo di redazione del bilancio consolidato, come strumento informativo e contabile essenziale allo scopo di garantire che l'insieme delle aziende agisca come un'entità economica unitaria. Lo studio sarà focalizzato sui tre bilanci consolidati: preventivo per il 2006, consuntivo per il 2006 e preventivo per il 2007.
Insieme alla redazione del bilancio sociale e del bilancio di genere, avremo a partire del consuntivo 2006, un'analisi completa delle condizioni economico-finanziarie, delle risorse e della spesa pubblica allargata, consentendo così una più mirata programmazione considerato che gli interventi e gli investimenti pubblici sono di fatto uno dei motori dell'economia locale.(fd)
