Alle radici delle difficoltà competitive della nostra industria”: è questo il titolo del volume che verrà presentato mercoledì 5 a partire dalle 16.30 a Palazzo Incontri (via dei Pucci, 1).
Il dibattito, organizzato dalla Fondazione Cesifin, vedrà protagonisti Magda Bianco, Silvia Giacomelli e Alessio M. Pacces _ autori del libro _ che, insieme a figure di spicco del mondo accademico e imprenditoriale italiano come Aureliano Benedetti, Fabio Cintioli, Diego Della Valle, Rainer Masera e Umberto Tombari, si confronteranno sul tema coordinati da Giuseppe Morbidelli.
«Fabrizio Cicchitto continua, senza pudore alcuno, ad attaccare Diego Della Valle e tutti coloro che come lui sono “rei” di avere una libera opinione, di volerla esprimere, di non essere ricattabili e di non farsi intimidire dalle aggressioni del Cavaliere e dei suoi scherani – afferma l’onorevole Giacomelli -.
Non c’è da meravigliarsi, visto che la scuola culturale a cui sia Cicchitto (tessera numero 945) che Berlusconi (tessera numero 1816) si sono formati è quella della P2 di Licio Gelli, totalmente estranea ai valori di libertà, democrazia, tolleranza. Cicchitto potrebbe risultare molto più interessante e meno monotono, se parlasse del ruolo della P2 nelle vicende più oscure, tragiche, inquietanti del nostro paese a cominciare dall’assassinio di Aldo Moro. Altro che sedute spiritiche!
O se ci illustrasse il Piano di Rinascita di Licio Gelli, vero e unico maitre a’ penser suo e di Berlusconi, così intriso di veleno e avversione verso la cultura cattolica e quella riformista del nostro paese.
Ma mi rendo conto che auspicare un sussulto di dignità da parte di Cicchitto è come chiedere a Berlusconi di non mentire: semplicemente, non è nell’ordine naturale delle cose».
