PA on-line, più efficienti grazie al 'riuso' del software

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 marzo 2006 16:26
PA on-line, più efficienti grazie al 'riuso' del software

Il vice presidente della Toscana annuncia la nascita di una centro regionale.
Poter riutilizzare il software prodotto da altri, o meglio il codice sviluppato per un'applicazione in un'altra applicazione, ha un doppio vantaggio: consente di risparmiare tempo e soldi e rende più facile lo scambio di informazioni tra enti diversi, visto che condividono la stessa piattaforma ed applicazioni scritte in open source, con un codice sorgente accessibile a tutti e dunque migliorabile.
Per questo, ha ricordato ieri a Pisa il vice presidente della Toscana, la Regione ha previsto di istituire un Centro di competenza per il riuso, che troverà sede tra l'altro a Pisa presso l'università, e con lo stesso obiettivo è stato approvato un regolamento ed un catalogo di tutte le soluzioni riusabili all'interno della Rete telematica toscana, una comunità che oramai conta più di cinquecento enti.


Una scelta, ha aggiunto il vice presidente, che viene incontro soprattutto alle piccole realtà comunali, sostenendone concretamente il processo di rinnovamento.
Non solo di 'riuso' del software e del suo ruolo strategico si è parlato comunque ieri 28 marzo a Pisa nell'Auditorium dell'ex Monastero delle Benedettine. Si è parlato di e-government in genere, di digitale terrestre e di come trasferire nel mondo della tv informazioni e servizi per ora disponibili solo sul web.
Per il vice presidente della Toscana l'accessibilità ai servizi della pubblica amministrazione è un impegno che la Regione si è assunta da tempo e la sfida passa anche dal digitale terrestre: una pubblica amministrazione efficiente e trasparente fornisce un servizio migliore ai cittadini ed è un fattore di innovazione e competitività per l'intero territorio.
Il progetto Citel del comune di Pisa si inserisce nel più ampio progetto di E-toscana, il piano di e-government della regione, ed è uno di quelli che rientrano nel bando del CNIPA per la presentazione di progetti di riuso e trasferimento: progetti che saranno valutati, ed eventualmente cofinanziati, per un importo complessivo di 60 milioni di euro.

In evidenza