PRATO – La conferma è giunta in tarda mattinata dal ministero del Lavoro e ha subito l’effetto di rassicurare gli artigiani: sette milioni di euro di cassa integrazione straordinaria per le imprese tessili fino a 15 dipendenti e per le imprese artigiane. “Queste risorse – fa osservare il presidente di Confartigianato Imprese Prato, Stefano Acerbi - rappresentano indubbiamente una boccata d’ossigeno per il distretto e danno forza alla capacità di tenuta delle nostre imprese. Un risultato reso possibile grazie anche allo spirito di squadra di cui abbiamo dato prova come distretto in queste circostanze".
C’è dunque soddisfazione in casa Confartigianato per l’accordo che è stato sottoscritto con il Sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli: la cifra iniziale prevedeva cinque milioni di euro di cassa integrazione, da integrare con altri due milioni di fondi residui degli anni precedenti, per un totale, appunto, di sette milioni di euro da destinare a Prato.
Tutto bene quel che finisce bene, sul fronte del sostegno all’occupazione per le piccole imprese, anche se non basta, ricordano gli artigiani. “Il ricorso agli ammortizzatori sociali – aggiunge Acerbi - come ciambella di salvataggio in questa situazione di crisi la dice lunga sulla difficoltà che sta attraversando il distretto: è necessario rimettere in moto la macchina degli investimenti per restituire competitività alla nostra economia”.