Si è inaugurata oggi a Firenze l’esposizione temporanea “Vietato non Toccare – Viaggio nella Preistoria”, una iniziativa di alto contenuto sociale e culturale voluta dall’Università di Firenze di concerto con l’Università di Siena (Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti-sezione di Preistoria e Ufficio Accoglienza Disabili) e il Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria che ospita la mostra nei propri locali di Via S. Egidio 21. All’iniziativa collaborano l’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze, l’Unione Italiana Ciechi di Firenze, Formautonomie e Clessidra s.nc..
“La mostra ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica al problema della fruizione dei Beni Culturali da parte dei disabili visivi e di proporre un sistema organico e polivalente di prassi da adottare nella progettazione degli ambienti dedicati all’arte e alla cultura – spiega Fabio Martini del Dipartimento di Scienze dell’antichità dell’ateneo fiorentino, che ha curato la mostra insieme a Lucia Sarti del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Siena - La struttura base di questa realizzazione è concepita sia come evento autonomo sia come integrazione a percorsi espostivi già esistenti”.
Il percorso di questa mostra concerne alcuni temi di base dell’archeologia delle origini, dal Paleolitico all’età del Bronzo: le materie prime utilizzate, le trasformazioni anatomiche del genere Homo, le evidenze artistiche, gli artigianati.
Questi temi vengono proposti al visitatore mediante esperienze tattili e multisensoriali su utensili, opere d’arte, resti ossei (in originale e in replica), con l'accompagnamento di personale specializzato.
I visitatori non disabili visivi, che intendono verificare e affrontare in prima persona un percorso espositivo tattile e multisensoriale, possono seguire il percorso espositivo bendati e accompagnati, in piccoli gruppi di due o tre persone, da una guida.
Attraverso la consulenza della guida il visitatore prende coscienza degli stadi evolutivi e dei mutamenti culturali nel corso della Preistoria.
“Il percorso espositivo tattile-olfattivo Vietato non Toccare, che l’Università di Siena ha già proposto nella sua sede e presso alcune strutture museali, - aggiunge Lucia Sarti - è un laboratorio finalizzato alla progettazione in maniera innovativa, completamente universale. Il progetto Vietato non Toccare è articolato in studi sull’accessibilità, stages formativi, percorsi espositivi.
Esso si pone come obiettivo l’abbattimento sia delle barriere architettoniche, modulando spazi totalmente accessibili, sia delle barriere sensoriali, causa di alterazione della percezione visiva, sia, inoltre, delle barriere di tipo emotivo che fanno percepire gli ambienti insicuri, pericolosi e faticosi”.
“Questa mostra può diventare un’occasione di reciproco arricchimento – ha detto il presidente provinciale dell’Unione Italiana Ciechi Antonio Quatraro – I vedenti scopriranno una dimensione degli oggetti a cui non pensavano, e ritroveranno in se stessi ciò che i ciechi hanno imparato per necessità.
Ma alla fine anche questi ultimi riceveranno un qualcosa in più, e non solo dal punto di vista culturale e scientifico”.