Un intero pomeriggio, promosso dall'assessorato alla pubblica istruzione per scoprire e conoscere i colori, i sapori, la musica, le tradizioni e gli stili di vita della Tanzania, la terra dei Masai ma anche per illustrare i risultati del Progetto Malenga realizzato grazie al riciclaggio dei tappi di plastica raccolti a tonnellate ed i propositi per il 2006. Domani alla Stazione di Confine, in via Attivante, 5 a Ponte a Greve tre appuntamenti per parlare di cosa è possibile realizzare raccogliendo i tappi di plastica delle bottiglie, con la campagna "Dall'Acqua per l'acqua.
Facciamola bere anche in Tanzania" promossa dalla Caritas di Livorno in collaborazione con il CMSR (Centro Mondialità Sviluppo Reciproco) e la ditta Galletti Eco Service. Il ricavato, ottenuto dalla vendita dei tappi che hanno una lavorazione diversa rispetto alle bottiglie, viene devoluto per interventi di solidarietà e per l'approvvigionamento idrico come è successo per il Progetto Malenga. Nel 2005 sono stati raccolti 116,523 tonnellate di tappi che hanno reso 19.808,91 euro con i quali è stato possibile realizzare in Tanzania 5 chilometri di tubature e un nuovo serbatoio da 20.000 litri che si aggiunge a quello costruito l'anno precedente per il progetto Bahi.
Inoltre, sono stati realizzati tre chioschi nei quali sono installate le fontane dalle quali la popolazione può attingere acqua potabile pagando un piccolo contributo che serve per la gestione dell'impianto a gasolio. Ogni chiosco viene gestito da personale del Comitato di Villaggio per l'Acqua e le fontane sono aperte ad orari prestabiliti per evitare che ci siano sprechi. L'acquedotto di Bahi in due anni di raccolta di tappi ha permesso di assicurare l'acqua a quasi 20.000 persone di cui circa 6000 bambini.
Dalla raccolta dei tappi nel 2005 sono stati accantonati 4.719 euro che sosterranno un progetto dell'Associazione Comite Ipiranga presente nell'Amazzonia brasiliana per contrastare, su un'area di 68.223 chilometri, con una popolazione di 30.000 abitanti, gli effetti patologici di epidemie come la malaria, la lebbra e altre malattie tropicali. La cifra donata servirà a formare un gruppo di paramedici che si occuperà dei villaggi più isolati. Ma per il 2006 è già pronto un nuovo progetto: portare l'acqua nel villaggio Zuzu, a circa 30 chilometri da Dodoma, con una popolazione di circa 3500 persone, soprattutto della tribù dei Wagogo e con una piccola minoranza della tribù dei Maasai.
Il progetto consiste nella costruzione di un nuovo acquedotto fra i pozzi ed il villaggio, ripristinando la vecchia rete di distribuzione. Il costo complessivo del progetto è di 17.000 euro, che comprende anche l'attività di formazione del comitato dell'acqua di villaggio per la gestione della rete idrica. La popolazione di Zuru scaverà le trincee per l'interramento dei tubi dell'acquedotto e della rete di distribuzione e si occuperà di tutti i lavori di manovalanza. Questo il programma dell'iniziativa di domani.
Alle 17,00 presentazione della campagna di solidarietà "Dall'acqua per l'acqua. Facciamola bere anche in Tanzania" con Dorella Fardelli (Gruppo gestione Stazione di Confine), Francesca Launaro (responsabile del settore Fund raising CMSR), Bruno Sapori (referente per Firenze per la campagna di raccolta). Alle 18,00 inaugurazione della mostra "Tinga Tinga.. aria di Tanzania" con l'esposizione di oggetti e dell'artigianato locale. La mostra sarà visitabile fino al 1 aprile, con Claudia Capitani che ha curato la mostra.
A seguire, la proiezione del film "Morogoro Store" di Valentina Migliorini. Alle 19,30 aperitivo con assaggi della cucina della Tanzania con sottofondo musicale: sarà cucinato il pilau, piatto preparato in occasione di particolari cerimonie a base di riso, carne di manzo, patate e spezie.(mr)