Manoscritti e documenti di storia postale, in mostra a Palazzo Panciatichi, per ripercorrere le origini e l’assetto del territorio del Granducato di Toscana. Lettere antiche con segni mercantili; antica posta per via di terra e per via di mare; bolli a cuore, rettangolari, dipartimentali, déboursé; carteggi relativi alle riforme di Pietro Leopoldo, specie nel campo delle costituzioni e delle giustizie e mappe con gli itinerari delle poste napoleoniche in Italia. Questi ed altri documenti originali saranno esposti in quaranta quadri, a Palazzo Panciatichi, (via Cavour 2) fino al 27 marzo con orario 15.00-18.00 nei feriali e 9.00-12.00 il sabato.
Tra il materiale in mostra: i vari trattati che, dopo l’occupazione francese, iniziarono a delineare il futuro assetto territoriale della Toscana con l’acquisizione del Principato di Lucca e la cessione della Lunigiana Toscana (Vienna 1816)-(Firenze 1844). Dal 1847, invece, la documentazione evidenzia i movimenti contro l’occupazione austriaca e la svolta riformista di Leopoldo II poi la I guerra di Indipendenza. Dopo la sconfitta con l’Austria ed i successivi movimenti contro i Lorena, il loro esilio a Gaeta e la costituzione del Governo provvisorio della Toscana.
Infine, la restaurazione con l’intervento anche delle truppe austriache che tennero occupata la Toscana fino al 1852-53. All’inaugurazione della mostra “Granducato di Toscana-Manoscritti e documenti di storia postale”, a cura di Franco Baroncelli, lunedì 20 marzo alle ore 17.00 a Palazzo Panciatichi, interviene Stefano Merlini. (mr)