Vernio 16 marzo 2006 – Nell’ambito dell’Antica Fiera del Bestiame di San Giuseppe di domenica 19 marzo che si svolgerà a Vernio ( Provincia di Prato), sabato 18 marzo è stato organizzato un convegno nella Sala Superiore del Museo ex Meucci di Mercatale di Vernio sul tema “L’allevamento di ovini e caprini: tradizioni antiche e sfide moderne”. L’inizio dei lavori è previsto alle ore 09.00 ed è organizzato dal Comune di Vernio, la Comunità Montana Val di Bisenzio, l’Azienda Usl 4 di Prato e la Regione Toscana.
Questo evento ha l’obiettivo di fornire agli allevatori le conoscenze e gli strumenti minimi necessari per la gestione di un delicato momento di passaggio della pastorizia in particolare per quanto riguarda capre e pecore. Saranno presenti operatori dei servizi veterinari, esperti zootecnici, esponenti delle istituzioni e delle associazioni di allevatori tra i quali il Presidente della Comunità Montana Val di Bisenzio Marco Ciani, Claudio del Re responsabile del Settore Zootecnia della Regione Toscana, Mario Luppi del Settore Sanità Pubblica Veterinaria della Regione Toscana, Maurizio Vannucchi della USL 4 di Prato Ufficio Sanità Animale, Cristina Tacconi sempre della USL 4, Paola Marconi dell’Istituto Zooprofilattico di Firenze.
Il convegno sarà moderato da Eugenio Rossi responsabile del settore Sanità Veterinaria e Igiene allevamenti della USL 4 di Prato. I numeri di questo settore dell’allevamento nella Provincia di Prato dicono che sono stimati circa 2500 capi di cui circa 2000 pecore e 500 capre distribuiti nei 149 allevamenti censiti nel 2005 situati nel maggior parte in Val di Bisenzio. Si tratta comunque di numeri suscettibili di variazioni perché molti sono piccoli allevatori che aprono e chiudono l’attività in poco tempo a causa delle difficoltà, o perdita d’interesse per mantenere questo tipo di allevamento.
Tra questi ci sono poi due aziende che praticano la vendita diretta del formaggio e altre due che producono formaggio con bollo CEE e quindi vendere il prodotto non solo in Italia ma anche in tutta Europa. Un altro dato interessante è la sicurezza degli allevamenti rispetto alla presenza di malattie come la “brucellosi ovicaprina”, una patologia infettiva che provocava aborti e mortalità negli animali e, non di rado, un passaggio all’uomo sia direttamente sia attraverso il consumo di latte e formaggi e che può provocare una infezione che colpisce i più disparati organi, con febbri altissime intermittenti ed epatiti croniche.
Da questo punto di vista la Provincia di Prato è una delle più sicure della Toscana dopo che la Commissione Europea nel 2005 ha certificato ufficialmente questo territorio indenne dalla malattia dopo una serie di controlli che hanno interessato tutte le altre province toscane. Si tratta di un fatto importante di valenza sanitaria e di tutela della salute pubblica. Questo permette agli animali ed ai prodotti alimentari ottenuti di fregiarsi di un marchio di qualità in più e di poter liberamente circolare all’interno della Comunità Europea contribuendo alla valorizzazione delle produzioni ovine e caprine di qualità presenti nella Provincia.
Alla fine del convegno alle ore 12,00 si svolgerà la presentazione di una ipotesi di tracciato di una ippovia che interessa tutta la Val di Bisenzio da parte dell’Associazione “Ippovia Val di Bisenzio” e della Cia di Prato ( Confederazione Italiana Agricoltori).
Infine alle ore 20,00 ci sarà sempre al Museo ex Meucci la “ Cena dell’Allevatore” (per prenotazioni tel. 0574 959914 – 3397908290).