"Far rivivere i giochi e i passatempi appartenenti alla tradizione toscana del passato. Dai giochi di gruppo agli arnesi fatti con materiali di recupero, da 'toccaferro' alle varie filastrocche: e ancora i girotondi, i tiri alla fune, 'sbarbacipolle', i carri armati. Per i bambini di un tempo fare e giocare si mescolavano, si sovrapponevano, sostenuti, soprattutto in campagna, da un ambiente straordinariamente ricco di materiali e di occasioni. Giochi semplici con i quali però i bambini scoprivano il mondo e liberavano la fantasia.
È questo l'intento che si è proposto Vittoriano Innocenti nel suo libro Si giocava a Schioccapalle. Giochi, giocattoli e passatempi della tradizione toscana, appena uscito nelle librerie italiane, a cura di Tiziana Vivarelli, per Polistampa (pp. 200, euro 12).
Ma che cos'era questo schioccapalle? Era un''arma' ad aria compressa, molto ingegnosa nella sua semplicità: in un cilindro di legno di 'sambuco' scorreva uno stantuffo di castagno, mentre come proiettili venivano utilizzate olive o coccole di alloro.
Sfogliando le pagine del libro balza alla mente il divario tra i giochi elettronici di oggi e la semplicità di quelli dei nostri nonni o dei nostri genitori.
Dalla memoria dell'autore emerge l'immagine suggestiva di un mondo cronologicamente prossimo al nostro, ma culturalmente molto lontano. 'Le storie, le novelle, le filastrocche che i nostri anziani ci raccontavano con grande passione - scrive - ci hanno fatto vivere, seppur nella miseria, un'infanzia bellissima e piena di ricordi sani grazie all'insegnamento prezioso che abbiamo ricevuto: che qualsiasi oggetto ci capitasse tra le mani fosse utile per giocare'. Si giocava a schioccapalle spiegherà ai bambini di oggi, anche attraverso le bellissime illustrazioni di Stefano Frosini, i giochi, i giocattoli e i passatempi dei loro nonni" (20/12/2005 cultura AISE).
Il libro sarà presentato sabato 11 marzo alle 17 nei nuovi locali delle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano (via Lorenzo il Magnifico, 5).
Interverranno l'Assessore alla Cultura Angelo Formichella, l'esperta di tradizioni popolari Rosaria Parretti e la curatrice del libro Tiziana Vivarelli. Dopo la presentazione sarà inaugurata la mostra Dire, fare. giocare. Giochi, giocattoli e passatempi della tradizione toscana che resterà aperta fino al 2 aprile, visitabile dal giovedì alla domenica, con orario 10-13, 15-18.30.
Francesca Leoncini