Dimmi la tua salute a 11-15 anni e ti dirò di che salute godrai (molto probabilmente) per tutto il resto della vita. E’ infatti in questo delicatissimo periodo di crescita che i ragazzi e le ragazze definiscono le loro scelte personali anche su questo piano e iniziano a stabilire abitudini e comportamenti che sono destinati a radicarsi. Nello stesso tempo i fattori sociali, economici, culturali e ambientali che li circondano in famiglia, a scuola, nella collettività influenzano in maniera evidente la salute degli adolescenti, penalizzando i meno abbienti e favorendo i giovanissimi che godono di una situazione familiare di agiatezza.
Lo rivela l’indagine intitolata "I determinanti sociali che influenzano le abitudini alimentari e l'attività fisica degli adolescenti" presentata oggi a Firenze, al Convitto della Calza, nel corso della giornata italiana del primo Forum internazionale OMS/HBSC (Health behaviour in school-aged children) che proseguirà anche il 10 e l’11 marzo. Il Forum, che si propone di individuare stretagie efficaci di promozione della salute a livello intersettoriale, è organizzato dall’Ufficio Europeo dell’OMS per gli Investimenti per la Salute e lo Sviluppo di Venezia e dalla Rete HBSC, in collaborazione con la Regione Toscana e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze.
La situazione in Italia Per la ricerca italiana sono stati intervistati 4386 ragazzi e ragazze di 11, 13 e 15 anni, che hanno compilato un questionario con domande sul contesto familiare (status sociale ed economico, qualità delle relazioni in famiglia), il contesto scolastico e il gruppo dei pari (relazioni con gli insegnanti, con gli amici, fenomeni di bullismo), gli stili di vita (abitudini alimentari, movimento e tempo libero), i comportamenti a rischio (fumo, alcol, consumo di sostanze, salute sessuale), e lo stato di salute (percezione della propria salute, autostima, valutazione della propria immagine corporea).
Qualche risultato. Sono pochissimi gli undicenni e i tredicenni che fumano ma i quindicenni sono il 16% del totale, una percentuale molto simile a quella degli adulti. Ci sono più giovani maschi fumatori al sud e più femmine fumatrici nel centro Italia, mentre al nord le due parti si equivalgono. A 11 anni già il 12% dei ragazzi beve alcolici almeno una volta alla settimana, e a 15 anni il 37%: si tratta delle percentuali più alte d’Europa. I maschi, in ogni età e in ogni area geografica, bevono alcolici più frequentemente delle coetanee.
Un quinto degli adolescenti quindicenni dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi. Al sud i maschi sfiorano il 40%. Sempre a 15 anni il 27% dei maschi e il 18% delle femmine ha già sperimentato almeno una volta sostanze stupefacenti, il 2% in totale ha provato droghe pesanti, il 2,6% la cocaina. Il rapporto con i genitori diventa sempre più difficile con il crescere dell’età ed è problematica soprattutto la relazione con il padre. Nello stesso modo peggiora con il passar del tempo il rapporto con la scuola: i quindicenni a cui la scuola piace molto o abbastanza sono a mala pena il 50% e il "molto" raggiunge solo il 9%.
A 15 anni diventa problematico anche il rapporto con gli insegnanti, che, secondo la "campana" dei ragazzi, trattano gli allievi con giustizia solo nel 48% dei casi. Allarme bullismo: il 35% degli undicenni denunciano di esserne stati vittime di recente (contro meno del 20% dei quindicenni). Diminuisce con l’età la percentuale dei giovanissimi che considerano "eccellente" la loro salute, 37% a 11 anni, 24% a 15 anni. Le ragazze di quindici anni sono insoddisfatte del proprio corpo (37%) più dei maschi (19%).
C’è da dire che a 11 anni il 25,6% dei maschi e il 13,5% delle femmine sono sovrappeso, e il 5,5% dei maschi e l’1,5% delle femmine sono obesi. Questi numeri tendono a diminuire con l’età. I nostri adolescenti sono infine più "pigri" della media europea sia per numero medio di giorni in cui praticano almeno 60 minuti di attività fisica, sia per numero di ragazzi che affermano di praticare almeno 5 giorni la settimana almeno 60 minuti di attività fisica. Il livello di agiatezza della famiglia influisce nettamente sia sulla percezione della propria salute sia sui livelli di autostima dei giovanissimi. La situazione in Toscana Dichiara di fumare tutti i giorni il 20% dei quindicenni toscani (21,8% delle ragazze e 18,2% dei ragazzi).
Positive, rispetto alla realtà internazionale, le percentuali dei giovanissimi toscani che dichiarano di non bere "mai" alcolici (46% a 11 anni, 28% a 13 anni e 19% a 15 anni). A 15 anni i "bevitori regolari" quotidiani sono il 21,5% contro una media del 29% a livello internazionale. A 15 anni ha fumato cannabis almeno una volta il 31,5% dei ragazzi. Quello che preoccupa è il livello dei fumatori "pesanti" (40 volte o più) che raggiunge quota 7,6%, una delle più alte rilevate a livello internazionale.
Anche in Toscana un quinto dei ragazzi a 15 anni ha già avuto rapporti sessuali completi. Parlare con la madre di cose che preoccupano è più facile che farlo con il padre ma diventa sempre più difficile con il passare degli anni: ad esempio solo il 36,2% delle ragazze di 15 anni parlano facilmente con il babbo (68,1% con la mamma). Il dialogo "da uomo a uomo" sembra più agevole (56,8%). La scuola piace abbastanza o molto al 55,9% delle ragazze e al 45,7 % dei maschi. La sensazione di essere trattati con giustizia dagli insegnanti precipita a 15 anni sia tra le ragazze (40,1%) sia tra i ragazzi (43,1%) e la scuola viene spesso percepita come "stressante" (52,9% tra le ragazze di 15 anni e 43,2% tra i ragazzi).
In realtà con i 15 anni moltissimi fattori peggiorano, e tra questi anche i rapporti con genitori, compagni e insegnanti, il senso di partecipazione e appartenenza alla scuola, la percezione del proprio rendimento. In Toscana il 35,9% degli undicenni e il 27,5% delle undicenni dicono di aver subito atti di bullismo a scuola negli ultimi due mesi. Sotto il profilo dei comportamenti alimentari i giovanissimi toscani risultano buoni consumatori di frutta. Più scarsa la propensione al consumo di verdura, anche se la proiezione nel tempo dimostra che il comportamento dei ragazzi migliora con l'età, mentre peggiora nella media internazionale.
In tutte le fasce di età invece l'abitudine dei nostri ragazzi a una attività fisica costante è inferiore alla media internazionale. Più problematica per le ragazze toscane rispetto ai ragazzi la percezione della propria immagine corporea: a 15 anni il 31,1% delle ragazze dice già di essere "a dieta" (contro l’11,3% dei maschi) e il 34,2% anche se non si mette "a regime" pensa che dovrebbe perdere qualche chilo. La ricerca internazionale e gli impegni futuri La ricerca internazionale che la rete HBSC ha svolto in 35 nazioni (Regione Europea dell’OMS e Nord America) e che ripete ogni 4 anni costituisce uno strumento per valutare gli stili di vita e i comportamenti degli adolescenti e un’utile fonte di informazioni per la comunità scientifica e per i responsabili delle politiche di promozione della salute.
Inoltre, il Forum fiorentino permetterà di dibattere alcuni casi di studio, ritenuti emblematici per l’attuazione di politiche efficaci, realizzati in Italia, Norvegia, Scozia, Isole Canarie, Croazia, Slovenia, Wales, Danimarca e Francia. Tutto ciò contribuirà alla preparazione della WHO European Ministerial Conference sull’obesità che si terrà a novembre alla presenza di 52 paesi della Regione europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. (mr)