Organizzato dal gestore dei mercati all'ingrosso ortofrutticoli di Firenze, Mercafir, in accordo con l'assessorato fiorentino alle Politiche sociosanitarie, ofrre la possiilita' di acquistare a prezzi scontati, in confezioni predefinite per peso e quantita', due volte la settimana, nel pomeriggio, presso i mercati generali a Novoli, frutta e verdura di seconda scelta a prezzi scontati rispetto al mercato abituale al dettaglio.
"Si tratta di una fregatura e di una presa per i fondelli dei consumatori -commenta Vincenzo Donvito, presidente Aduc- sono prodotti di seconda scelta che non hanno mercato e che, o vengono buttati, o venduti a prezzi stracciatissimi a chi ne fa succhi di frutta.
Perche' il consumatore non dovrebbe pagarli al prezzo all'ingrosso, facendo cosi' rimettere meno soldi al grossista e non farlo comunque guadagnare? Le confezioni a peso e quantita' preordinata sono un'imposizione che avvantaggia i grossisti (che si liberano piu' facilmente della merce), ma che impone al consumatore l'acquisto di quantita' che non e' detto che poi siano convenienti rispetto ai propri consumi. Opportunita' di acquisto a prezzi ancor piu' bassi sono possibili (col vecchio e sano metodo della contrattazione) andando a qualunque mercato verso l'orario di chiusura (quindi senza dovere andare in quel posto a quell'ora, ma sotto casa tutti i giorni), e non solo per i prodotti di seconda scelta e alla quantita' che vengono imposte in questa iniziativa: tutti i dettaglianti evitano di portarsi via o di immagazzinare troppa roba che poi, il giorno dopo non e' detto che sia tanto vendibile da un punto di vista estetico.
Quindi, se per la Marcafir e i vari grossisti questa iniziativa rappresenta l'opportunita' di guadagnare in piu' rispetto a molto dubbiosi vantaggi per i consumatori, da parte dell'amministrazione comunale (che la promuove) e' un fiore all'occhiello per giustificare la sua non-azione in merito: meglio elargire finte buone occasioni che prendere il toro per le corna, cioe' liberalizzare le licenze e gli orari degli esercizi commerciali, si' da favorire un commercio 24 ore su 24, leva di mercato, concorrenza, qualita' e convenienza, facendo si' che i consumatori scelgano quello che desiderano nella quantita' che desiderano, senza sobbarcarsi ore di spostamento coi mezzi pubblici per aggiungere la periferia e che, alla fine, trasformano il pur finto guadagno in una rimessa".