Quando gli enti locali pensano alla sezione regionale della Corte dei Conti ne colgono non la funzione collaborativa, ma inquirente. “Si tratta di ribaltare questa visione e di realizzare una collaborazione più esplicita e strutturata che porterà risultati proficui come si è verificato dove la collaborazione è già avvenuta” ha spiegato ieri Eugenio Scalise, vice Presidente di Legautonomie Toscana introducendo, nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, il convegno regionale di Legautonomie su “Il Controllo della Sezione regionale della Corte dei Conti.
Sulla sana gestione finanziaria delle autonomie locali e sul funzionamento dei controlli interni”, presieduto dal vice Presidente della Provincia di Firenze. Un incontro di particolare importanza dopo che la legge 131/93, in applicazione della riforma costituzionale, prevede che la garanzia e la verifica della correttezza amministrativa siano affidati ad un sistema di controlli interni individuati dallo statuto dell’ente. Si è ritenuto utile un incontro in cui i rappresentanti degli enti locali ponessero all’attenzione i problemi concreti che incontrano sul tema importante dei controlli confrontandoli con i rappresentanti della sezione regionale della Corte dei Conti.
Francesco Battini, Presidente della sezione toscana di controllo della Corte, ha osservato come “la sfida della crescita del Paese si gioca sulle realtà locali. Il controllo della sezione regionale della Corte è ausiliario, collaborativo. Se si esplicita così, tutti i problemi che si pongono di conflitto tra la Corte e le autonomie si possono risolvere. I conflitti, peraltro, si possono verificare nell’interpretazione di alcune norme”. Il Direttore generale della Provincia di Firenze Liborio Iudicello ha individuato nel passaggio da una cultura amministrativa incentrata su singoli atti a una imperniata sulla verifica dei risultati di un’attività, la bussola con cui orientare le novità introdotte dalla riforma.
A monte deve esserci una chiara e precisa programmazione dell’impiego delle risorse, con l’individuazione di obiettivi. Ai lavori hanno preso parte Cesare Cava, Esperto di Finanza locale e Segretario di Legautonomie Toscana, i Sindaci di Scandicci e di Prato, e altri amministratori insieme a direttori generali, segretari generali, responsabili di servizi finanziari e sindaci revisori.