"Unaltracittà/Unaltromondo chiede la riadozione del Piano Strutturale e la revisione del progetto di Castello." E' quanto dichiarato dalla capogruppo consiliare Ornella De Zordo subito dopo l'incontro " Per un nuovo piano strutturale, ripartiamo da Castello", tenutosi mercoledì 22 febbraio a Palazzo Vecchio. "Riteniamo che la Piana offra l'occasione di ripartire da una nuova e più razionale urbanistica fiorentina, attenta alla sostenibilità ambientale e ai bisogni reali della cittadinanza. Oltre ad essere una zona delicata sotto il profilo idrogeologico, l'area è critica da un punto di vista idraulico e interessante da quello naturalistico.
E' anche per questo che il progetto firmato fra Comune di Firenze e Fondiaria-SAI sembra mancare di quella visione integrata della città che servirebbe a promuoverne uno sviluppo sostenibile. In un quadro tanto precario, non ci sembra che il Piano Strutturale sia stato ideato per rispondere ad interessi che non siano soltanto economici, considerazione che apre la porta a questioni in cerca di risposta. A fronte di una 'emergenza casa' già drammatica come quella fiorentina, com'è possibile che su 1500 abitazioni previste, solo 158 siano destinate all'Edilizia Residenziale Pubblica? Serve veramente decentrare Regione e Provincia, ammassare scuole secondarie e inframezzarvi un "parco" che avrà la sola funzione antirumore per l'aeroporto e che non sarà degno di questo nome? Si dovranno costruire nuove infrastrutture come Il Tubone per rendere effettiva un'operazione che secondo le stime porterà un movimento di 14.000 unità? E infine, si vuole davvero proseguire a desertificare il centro cittadino, rendendolo di fatto una semplice attrazione turistica? Ci sembra quindi legittimo chiedere all'Amministrazione di invertire la rotta e ricollocare il Piano Strutturale entro un quadro di sostenibilità ambientale e di reale utilità per i cittadini"
"Chiediamo la riadozione del Piano Strutturale e la revisione del progetto di Castello." È quanto emerge dall'incontro organizzato dai Comitati dei Cittadini di Firenze e dai gruppi consiliari di Rifondazione Comunista e Unaltracittà/Unaltromondo " Per un nuovo piano strutturale, ripartiamo da Castello", tenutosi mercoledì 22 febbraio a Palazzo Vecchio.
"Riteniamo che la Piana offra l'occasione di ripartire da una nuova e più razionale urbanistica fiorentina, attenta alla sostenibilità ambientale e ai bisogni reali della cittadinanza - spiegano gli organizzatori - Oltre ad essere una zona delicata sotto il profilo idrogeologico, l'area è critica da un punto di vista idraulico e interessante da quello naturalistico. E' anche per questo che il progetto firmato fra Comune di Firenze e Fondiaria-SAI sembra mancare di quella visione integrata della città che servirebbe a promuoverne uno sviluppo sostenibile.
In un quadro tanto precario, non ci sembra che il Piano Strutturale sia stato ideato per rispondere ad interessi che non siano soltanto economici, considerazione che apre la porta a questioni in cerca di risposta. A fronte di una 'emergenza casa' già drammatica come quella fiorentina, com'è possibile che su 1500 abitazioni previste, solo 158 siano destinate all'Edilizia Residenziale Pubblica? Serve veramente decentrare Regione e Provincia, ammassare scuole secondarie e inframezzarvi un "parco" che avrà la sola funzione antirumore per l'aeroporto e che non sarà degno di questo nome? Si dovranno costruire nuove infrastrutture come Il Tubone per rendere effettiva un'operazione che secondo le stime porterà un movimento di 14.000 unità? E infine, si vuole davvero proseguire a desertificare il centro cittadino, rendendolo di fatto una semplice attrazione turistica? Ci sembra quindi legittimo chiedere all'Amministrazione di invertire la rotta e ricollocare il Piano Strutturale entro un quadro di sostenibilità ambientale e di reale utilità per i cittadini"