È quanto denuncia il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, che spiega: "Il fatto che la tramvia viaggerà su una piattaforma rialzata di 10 centimetri riconferma la sua natura di nuovo ‘laccio ferroviario’, di cui la città non sentiva proprio il bisogno. Insomma, la tesi che vede in quest’inutile costruzione solo uno spreco di denaro pubblico si dimostra sempre più veritiera. Se adesso la tramvia è sinonimo di gravosi costi di costruzione, per il futuro vorrà solo dire enormi costi di gestione – continua Razzanelli -.
Non dimentichiamoci che l’esercente della tramvia, secondo l'articolo 19 del titolo IV dello 'schema di contratto di gestione del sistema tranviario dell'area di Firenze', sottoscritto da Tram di Firenze SpA e Gest, gestione ed esercizio del Sistema Tramvia SpA, avrà un minimo di incasso garantito indicizzato di quasi 8milioni di euro l'anno. Se si considera che il numero di passeggeri sulla linea Ataf che da Scandicci porta in centro è di 1milione e 600mila, si capisce bene che siamo di fronte ad una perdita di almeno 6milioni di euro l'anno indicizzati.
Che ricadrà tutta sulla città. Ormai – conclude Razzanelli, - è tardi per fermare questa ‘follia’, che attraverserà le Cascine a beneficio degli operatori notturni della zona e, per il momento, non toccherà l'ospedale di Torregalli. Ma che ci serva almeno di lezione, affinché le linee 2 e 3 vengano costruite, sì, ma sottoterra. Ormai tutti si stanno rendendo conto dell’antistoricità, per realtà come quella fiorentina, di un mezzo di trasporto che andava bene per l’Ottocento. A Firenze mancano gli spazi: occorre crearne di nuovi, e quindi l’unica alternativa è utilizzare il sottosuolo"