C’era una volta il calcio, si giocava solo la domenica, nel primo pomeriggio, i numeri sulle maglie erano dall’1 all’11, non esistevano le partite in diretta tv, ne anticipi ne posticipi, solo la radio regalava emozioni, e le prime immagini di calcio arrivavano con Novantesimo Minuto, storica rubrica della Rai. Poi,verso le 18, c’era una sintesi del match piu’ importante della serie B, infine alle 19,sempre su una rete Rai, veniva trasmesso un tempo della sfida clou del campionato di massima serie.
Chi non faceva in tempo a gustare tali avvenimenti aveva la possibilita’ di guardare Domenica Sprint alle ore 20(trasmissione introdotta circa 26 anni fa) o la Domenica Sportiva verso le 22. Erano tempi dove si attendeva il mercoledi con trepidazione, incollati alla radio per ascoltare gli incontri europei della squadre italiane. Solo per semifinali e finali c’erano le dirette tv. Ho nostalgia di quei tempi, ho nostalgia di quel calcio, che regalava cuori in tumulto. Adesso siamo in overdose di football, ogni giorno esiste la possibilita’ di assistere ad una partita in tv, sia dei tornei italiani che di quelli esteri, per non parlare di rubriche nazionali,regionali o provinciali.
Ieri sera era possibile vedere,ad esempio, Liverpool-Arsenal e Real Madrid-Real Saragozza. Due partite che un tempo un calciofilo come me non avrebbe mai perduto. Ieri, con tristezza, ho rinunciato alla visione, troppo stanco del troppo calcio in tv. Sono andato a dormire sognando il calcio di un tempo.
Luca Pisano
