14 febbraio 2006- Giovedì 16 febbraio è in programma presso il tribunale militare di La Spezia l’udienza preliminare che dovrà stabilire se si dovrà svolgere o meno il processo per la strage di Falzano.
In quella occasione il Comune di Cortona sarà presente con il Sindaco Andrea Vignini che si pone come parte civile, a fianco del Comune anche la Provincia di Arezzo rappresentata dal Consigliere Pietro Zucchini.
Le indagini per questa tremenda strage compita dalle truppe tedesche il 27 giugno del 1944, dove morirono 13 persone si erano concluse da tempo.
Per questi crimini sono stati chiamati in giudizio l’ex maggiore Herbert Stommel, 88 anni, già comandante del reparto pionieri di montagna responsabile del massacro, e Josef Scheungraber, all’epoca sottufficiale dello stesso battaglione.
L’Amministrazione Comunale di Cortona, con in testa il Sindaco, sarà, quindi, presente a La Spezia per rivendicare una giustizia che non arriva da oltre 60 anni.
“Ancora oggi, dichiara il Sindaco Vignini, questa, come altre stragi, penso a S.Caterina, ci feriscono e ci fanno riflettere sulla ferocia ed assurdità della guerra.
Dei tredici cortonesi fatti saltare dentro una casolare diroccato, nessuno era militare, nessuno aveva partecipato ad azioni di guerra, una dimostrazione ancora più evidente come a pagare siano sempre i più deboli.
Ci è sembrato logico e doveroso, prosegue Vignini, porci come rappresentanti di tutta la comunità cortonese, parte civile in questo processo.
La nostra speranza è che il dibattimento si possa svolgere e che si giunga ad una sentenza chiara di condanna.
E’ un dovere verso la memoria di questi nostri concittadini, verso i loro discendenti e verso la storia per riaffermare una verità che molto spesso in questi tempi cupi tentiamo di rimuovere.
Cortona, la città che mi onoro di amministrare da due anni, fonda le sue radici nella pace, nella tolleranza e nel rispetto della vita.
A Cortona, conclude il Sindaco, si ritrovano genti di tutte le razze e convivono nella certezza di una società solidale, che ripudia la guerra e che crede nella giustizia anche se questa arriva sessanta anni dopo.”