9 febbraio 2006- Sarà “Libera” uno degli attori principali della decima Settimana Nazionale dell’Olio organizzata da Enoteca Italiana in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, che avrà la Regione Sicilia come illustre ospite. L’extravergine di oliva prodotto dall’associazione “Casa dei giovani”, una onlus che opera sui terreni confiscati alla mafia a Castelvetrano (Trapani) nella Sicilia occidentale, sarà il vero protagonista dei Banchi di assaggio e dei mini corsi di degustazione in programma a Siena, Roma e Milano.
Primo appuntamento in compagnia dell’olio “Libera” sabato 11 febbraio alle 16 nei locali dell’Enoteca Italiana (Fortezza Medicea) a Siena dove si terrà “Degustolio” ed un mini corso di degustazione. Appuntamento che si ripeterà a Siena sabato 18 febbraio alle 16 dopo l’inaugurazione della decima Settimana Nazionale dell’olio, la consegna delle Ampolle d’Oro e la “Frangitura del Decennale” attraverso un minfrantoio unico al mondo. L’extravergine delle terre confiscate alla mafia sarà il protagonista anche a Roma, venerdì 17 febbraio, quando sull’incantevole sfondo della Wine Accademy e Hotel Hassler a Trinità dei Monti andrà di nuovo in scena Degustolio, dalle 17 alle 21, e dei mini corsi di degustazione dalle 17 alle 18 e dalle 18.30 alle 19.30.
L’olio della “Casa dei giovani” chiuderà poi il suo percorso in Italia grazie alla Settimana Nazionale dell’olio con l’ultimo appuntamento in degustazione a Milano, domenica 26 febbraio a Palazzo Affari e Giureconsulti dalle 9.30 alle 19.
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA “LIBERA”
Il sapore della legalità si mischia a quello di uno dei prodotti più antichi e celebri della Sicilia e dà vita all’olio extravergine di oliva “Libera”. Alcuni ragazzi ex tossicodipendenti ospiti della comunità di recupero “Casa dei Giovani”, gestita da Padre Salvatore Lo Bue, sono impeganti all’interno dell’azienda Latomie, sequestrata alla mafia, nell’imbottigliamento di olio extravergine.
La Comunità di Castelvetrano, nel trapanese, sta realizzando da due anni un progetto chiamato “Ritrovarsi” di reinserimento socio-lavorativo riguardante ex tossicodipendenti che abbiano completato un programma terapeutico presso i Ser.T o le comunità. I beni confiscati alla mafia sono così utilizzati per un importante progetto assistenziale che costituisce anche un forte messaggio educativo. Dopo un intervento di ristrutturazione della casa rurale, che accoglie oggi gli stessi ragazzi impegnati nel progetto, è stata, inoltre, costruita una serra di 800 mq e sono stati messi a dimora nuovi alberi.
E’ poi arrivato il minifrantoio fornito in comodato d'uso gratuito dall’Ente sviluppo agricolo siciliano. Il minifrantoio, non ingombrante e costoso come i frantoi classici, permette la spremitura a freddo delle olive e migliora la qualità del prodotto finale. Il ricavato della vendita dei prodotti viene utilizzato per finanziare le borse lavoro da erogare ai ragazzi ex tossicodipendenti.