Buongustai di tutto il mondo drizzate le orecchie! E’, ufficialmente, nata l’Accademia del Coccio. Del progetto, concepito e portato avanti dal geometra lastrigiano Franco Tozzi, si vociferava ormai da qualche tempo. Adesso, con la messa online del sito www.accademiadelcoccio.it, l’associazione apre ufficialmente i battenti. Le sue finalità? Semplice, tenere viva quella cultura e quella tradizione della cucina toscana che tutto il mondo ci invidia. Non solo. Riproponendo ricette ormai dimenticate e riutilizzando nella preparazione delle pietanze quegli utensili e quei materiali che col tempo sono stati accantonati ci facciamo promotori di un vero e proprio tuffo nel passato.
Un viaggio indietro nel tempo. Ecco quindi spiegato il perché del termine “coccio”. I recipienti che le nostre nonne utilizzavano erano, infatti, realizzati esclusivamente con questo materiale in grado di rilasciare il calore accumulato gradualmente, permettendo così non solo un sensibile risparmio energetico (tema davvero in voga al giorno d’oggi) ma anche una cottura più uniforme del cibo stesso. Il sito, messo online proprio in queste ultime settimane, si apre con la spiegazione dell’associazione e le sue finalità.
Seguono una parte dedicata ai corsi enogastronomici (ancora da allestire), un archivio contenente bandi, foto d’epoca, ricette antiche (il tipico buccellato, la torta all’arancia, la suggestiva bibita dell’operaia e, perfino, una ricetta medievale) ed il cartellone degli eventi. Chi volesse conoscere più da vicino l’attività dell’Accademia, può scaricare dal sito internet lo statuto ed il modulo d’iscrizione, ma anche contattare Franco Tozzi tramite e-mail (info@accademiadelcoccio.it) oppure per telefono (055.8724086).
A noi non resta che augurare a tutti… buon appetito! [S.R.]
