PRATO – Che talvolta la vita delle donne imprenditrici sia particolarmente faticosa, è cosa risaputa. Non tutti però sanno che un aiuto arriva dal sesto bando della legge 215, che si traduce in un’opportunità per le titolari di imprese artigiane: per fare chiarezza sull’argomento Confartigianato Donne Imprese di Prato, in collaborazione con il Comune e con il supporto di Artigiancredito di Prato, ha deciso di organizzare per mercoledì 8 febbraio, a partire dalle ore 15, un seminario informativo presso la sede di Maliseti (via Dino Saccenti 19/21).
“Una boccata d’ossigeno che arriva in un momento di forte difficoltà per il nostro tessile, come dimostra la situazione di stallo della crescita imprenditoriale femminile nella nostra città”: così Gerlanda Sciortino, presidente provinciale del Comitato Donne Impresa di Confartigianato, commenta l’importanza di questa agevolazione finanziaria per l’imprenditoria femminile, come previsto, appunto, dalla legge 215.
In particolare, il seminario verterà sulla descrizione tecnica del bando, sui suoi contenuti fortemente innovativi e sulle indicazioni relative alla compilazione dei progetti: in particolare, le richieste per ottenere in finanziamenti (la spesa minima ammissibile è di 60mila euro, quella massima di 400mila) dovranno pervenire entro il 17 marzo.
“Il nostro obiettivo – spiega la Sciortino – è quello di fornire la massima consulenza possibile per fare chiarezza sulle possibilità offerte dalla legge, tenendo conto che l’ultimo bando presentato risale al 2003 e che quello di quest’anno propone elementi di forte novità, in primis l’opportunità di finanziare progetti aziendali innovativi”.
Una buona notizia in un periodo in cui, per la situazione dell’imprenditoria femminile a Prato, non sembrano essere tutte rose e fiori, come risulta dall’osservatorio provinciale del Gruppo Donne Imprese di Confartigianato. “Sul fronte della nascita delle nuove imprese ‘in rosa’ – fa sapere la presidente – si registra una lieve flessione (si passa dal 30% nel 2004 al 27% nel 2005), ma è anche vero che, nell’ottica di una diversificazione del distretto tessile, stiamo assistendo al sorgere di nuove attività, legate per lo più alla sfera dei servizi alla persona e al benessere”.
In Toscana sono 32.866 le imprese artigiane al femminile che, con un’incidenza del 20,7% sul totale, si piazzano al quarto posto della classifica regionale italiana preceduta solo da Umbria (22,4%), Marche (21,7%) e Abruzzo (21,3%).