"Da gennaio è aperto il parcheggio interrato alla Fortezza con 521 posti auto, ma fino ad oggi ben poche lo usano - ha spiegato il consigliere di Forza Italia Gabriele Toccafondi -. Da quanto ho potuto constatare non ci sono più di 50 posti auto al giorno. Eppure questo è il momento delle fiere di Pitti, quindi possiamo figurarci cosa potrebbe accadere in altri periodi dell'anno. Il parcheggio è aperto 24 ore su 24 e il costo orario è di 1,5 euro". "Il problema è che questo parcheggio gestito da Firenze Parcheggi rientra, come sappiamo - spiega Toccafondi - tra le opere della finanza di progetto "Firenze Mobilità" e quindi è regolato dal contratto di concessione "Finanza di progetto Firenze Mobilità", modificato con delibera numero 615/472 dell'8 luglio 2003, ed in particolare l'articolo 14 nel quale si evidenzia che il Comune si impegna a compiere tutte le attività "necessarie per l'esecuzione della concessione e il mantenimento dell'equilibrio economico-finanziario del progetto ...".
"Cosa potrebbe accadere - domanda Tocafondi - se il parcheggio non riuscisse a mantenere o ritrovare l'equilibrio economico e finanziario dell'investimento?. In risposta ad una interrogazione, a settembre l'assessore competente rispose che la clausola contrattuale concernente il mantenimento dell'equilibrio economico - finanziario del progetto si riferisce anche alla fase di gestione, ma solo nel senso che: "Il Comune non potrà realizzare strutture concorrenti con quella oggetto della Finanza di progetto; il Comune non potrà ridurre le tariffe rispetto a quelle indicate nel paino economico finanziario.
Viceversa il Comune non è chiamato a rispondere di una flessione della frequenza o di altre forme di insuccesso del parcheggio, che sono tra i rischi che il concessionario assume". "Una risposta che diverge da una prima lettura del contratto che però rassicura. Il problema è che il contratto sembrerebbe affermare cosa diversa - sottolinea Toccafondi -. Infine sempre dalla risposta ottenuta all'interrogazione l'assessore conferma che "I proponenti non hanno chiesto all'amministrazione alcuna forma di ripartizione dei rischi relativamente alla copertura economica e finanziaria dell'investimento.
Ma allora, se gli utenti restano in media 50 su 521 posti auto chi pagherà l'investimento della costruzione e gestione del parcheggio realizzato con lo strumento della finanza di progetto?".