Impennata dell'inflazione a Firenze
Col nuovo anno, inversione di tendenza. Nel mese di gennaio a Firenze l'inflazione è aumentata dello 0,4% rispetto a dicembre del 2005 quando, invece, era diminuita dello 0,1%. La variazione tendenziale passa dal +1,5% del mese di dicembre al +1,9% a gennaio.
In particolare, sono aumentati i prezzi di alcuni prodotti e servizi come le strutture ricettive e della ristorazione, i pacchetti vacanze, gli spettacoli, le abitazioni, l'acqua, l'energia elettrica, i carburanti, le mense, le bevande alcoliche, i tabacchi e gli alimentari.
L'anticipazione dei dati è stata presentata dall'assessore alla statistica Eugenio Giani e dall'ufficio comunale di statistica ed ora dovrà essere confermata dalle rilevazioni dell'ISTAT secondo gli indici per l'intera collettività nazionale. La rilevazione è stata eseguita si è svolta dal 1° al 15 gennaio su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione che alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.600 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere.
Il dato complessivo annuo di +1,9% rappresenta il più alto, a Firenze, dallo scorso mese di luglio ed è il risultato dell'aumento dei beni, che nel paniere rappresentano il 57% del peso complessivo, pari a +1,5%, a fronte di un più marcato aumento dei servizi, che pesano per il restante 43%, pari a +2,5%. Analizzando i risultati emerge che l'aumento del capitolo dei servizi ricettivi e di ristorazione (+2,7%) è causato soprattutto dal rincaro dei prezzi della camera di albergo (+9,5%), delle mense (+2,6%) e del pasto al ristorante (+0,4%).
In aumento anche il camping (+3,1%) e l'agriturismo (+5,5%). L'aumento dei prezzi per lo spettacolo e la cultura (+0,7%) è principalmente dovuto al rincaro dei pacchetti vacanza (+11,2%). In aumento anche gli impianti di risalita (+9,7%) e, tra i fiori, la rosa (8,6%). Gli aumenti dell'energia elettrica (+1,9%) e degli affitti delle abitazioni (+0,8%) hanno contribuito alla variazione mensile positiva del capitolo "abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili" pari al +0,4%. La variazione annua dell'intero capitolo, +6,5%, è la più alta tra tutti i capitoli di spesa.
Nel capitolo bevande alcoliche e tabacchi si segnala l'aumento delle sigarette di +0,5%. Tra le altre variazioni di rilievo va segnalato l'aumento dei prezzi della fede in oro: +1,9% la variazione mensile rispetto a dicembre 2005 e +20,8% rispetto a gennaio 2005. È curiosamente pari a zero la variazione mensile del capitolo dei trasporti ma solo perché gli aumenti del prezzo della benzina (+1,4% la variazione mensile rispetto a dicembre 2005 e +11,2% quella annuale rispetto a gennaio 2005) e del gasolio per auto (+1,6% la variazione mensile e +12,2% quella annuale) sono stati compensati dalla diminuzione dei viaggi aerei (-14,1%).
In aumento anche il prezzo delle automobili (+0,3%). In aumento dello 0,2% il capitolo dei prodotti alimentari per i rincari della carne (complessivamente +0,2%), del pane (+1,0%), dell'olio extravergine di oliva (+1,3%) e del baccalà (+2,9%). In ribasso le patate (-3,1%) ed i limoni (-3,2%). La variazione annuale passa da -1,1% di dicembre allo 0,8% di gennaio. Scomponendo la macrocategoria dei beni, si evidenza che i prodotti alimentari non lavorati (per esempio ortaggi, frutta, pesci e carne) registrano complessivamente una diminuzione rispetto a gennaio 2005 di -0,6% mentre i beni alimentari lavorati (tra cui pane, bevande, scatolame, formaggi) segnano una variazione annuale più bassa con -1,3%.
I beni energetici sono quelli che registrano i maggiori aumenti: in particolare, l'aumento annuale di quelli regolamentati (fra cui energia elettrica e gas metano) è di +9,4% mentre quelli non regolamentati (carburanti soprattutto) registrano un aumento annuale più alto (+12,1%). La variazione annuale di prezzo dei beni durevoli (tra cui elettrodomestici e automobili) è di +0,2% dopo che da settembre 2003 a novembre 2005 si era mantenuto su variazioni sempre negative. La variazione annuale dei beni non durevoli (tra cui medicinali e alimentari) è di +0,8% che segna un'inversione di tendenza rispetto ai risultati negativi di oltre un anno.
Rimangono sostanzialmente stabili (+1,3%) i beni semidurevoli (fra cui abbigliamento e libri). Tra i servizi crescono di più (+2,8% la variazione annuale) quelli non regolamentati mentre i regolamentati fanno registrare un aumento annuo più contenuto di +0,7%.