L’assessorato agli Assetti istituzionali della Provincia di Firenze ha organizzato ieri in Palazzo Medici Riccardi un convegno dedicato alla “Modifica della seconda parte della Costituzione”. Sono intervenuti la senatrice Tana De Zulueta, gli onorevoli Severino Galante, Salvatore Bonadonna e Stefano Passigli. Hanno aperto i lavori relazioni di Umberto Allegretti, su ‘Profili generali e problemi della forma di governo’. Di Giovanni Tarli Barbieri, su ‘Camere del Parlamento e procedimento legislativo’ e di Cecilia Corsi su ‘Sistema regionale e locale’.
Hanno poi parlato alcuni sindaci della provincia: Giovanni Bettarini (Borgo San Lorenzo), Andrea Campinoti (Certaldo), Giuseppe Carovani (Calenzano) e Ornella Signorini (San Casciano Val di Pesa). Fra gli altri intervenuti Francesco Pardi della Carovana per la difesa della Costituzione, Carlo Bevilacqua, presidente della VII commissione del Consiglio provinciale, Gianni Conti, segretario comunale fiorentino Udc, Adriano Fratini, segretario generale Cisl di Firenze, Guido Sensi, Vice presidente del Consiglio provinciale di Firenze e di Massimo Sottani, Presidente della I Commissione del Consiglio Provinciale di Firenze.
Conclusioni affidate all’Assessore agli assetti istituzionali della Provincia di Firenze, Valerio Nardini.
Severino Galante ha parlato esplicitamente nel suo intervento di un processo regressivo, in cui “alcuni pensano di poter spingere il Paese verso l’Ottocento”. Per cui il referendum si porrà il problema della transizione da una Costituzione di compromesso come è quella attuale ad una Costituzione di parte.
Caustico Francesco Pardi sugli estensori delle modifiche costituzionali “che non sanno tenere la penna in mano”.
E la colpa non è della Lega, come fa comodo far credere: è Berlusconi che è il fatto estraneo alla cultura democratica. Però sul referendum sono state raccolte poche firme, non c’è stata un’iniziativa corale, alcuni partiti si sono visti poco, “per vincere bisogna darsi da fare tutti”.
"Nessuna costituzione europea, e neppure quella americana, annulla la sovranità parlamentare in questo modo", ha rilevato Tana De Zulueta. Come nessun sistema mediatico è così arrendevole come il nostro, che consente a Berlusconi di fare cose che nessun capo di governo può fare negli altri grandi pesi dell'Europa e anche negli Stati Uniti.