Finora a Sarzana i civili non potevano volare nei week-end. Lo aveva stabilito l’Aeronautica, esercente dell’aeroporto di Luni (utilizzato anche da Marina e Guardia Costiera) e titolare dei servizi di volo. Colpa dei recenti tagli al bilancio militare, che hanno costretto a riduzioni di personale e turni di servizio. Un danno soprattutto per l’aero club Lunense, come racconta a Volare il suo presidente, Giorgio Storti: “La nostra attività era paralizzata, e gli allievi scomparsi, come il traffico turistico, che potrebbe arrivare a Sarzana per i fine settimana.
Ma non ci siamo dati per vinti: abbiamo chiesto la collaborazione dell’Aeronautica e dell’Enac per trovare una soluzione.” I frutti non si sono fatti attendere: entro qualche settimana, infatti, dovrebbe arrivare la firma di un accordo porrà fine alle limitazioni per i voli civili.
Il generale Claudio Debertolis, capo del 3° Reparto dello Stato Maggiore, che si occupa della politica d’impiego delle basi aeree, conferma l’intenzione dell’Aeronautica a collaborare con gli aero club per agevolare il volo.
L’AM consentirà inoltre ai piloti civili di utilizzare un proprio servizio radio, a patto che si rispettino regole precise: il limite di tre aerei in circuito contemporaneamente, il divieto di compiere voli acrobatici e lanci di paracadute e l’obbligo per i piloti di effettuare chiamate sulla frequenza della torre di controllo di Sarzana; le informazioni meteorologiche di base dovranno invece essere assicurate da un responsabile dell’aero club stesso. L’Aeronautica ha inoltre disciplinato le procedure da seguire in caso di incidenti o inconvenienti.
Nel frattempo la società di gestione Aeroporto di Luni Spa sta progettando alcune soluzioni per ampliare lo scalo, come spiega il presidente Marco Parmeggiani: “Abbiamo previsto di allungare la pista, di allargarla, di dotarla di equipaggiamenti e aiuti luminosi per consentire le operazioni notturne, ma ancora non abbiamo un progetto definitivo.
All’inizio avevamo anche ipotizzato l’apertura dello scalo al traffico commerciale, ma sarebbe già un buon inizio poterne disporre per il traffico executive (cambiandone lo status in aeroporto aperto a tutto il traffico civile, non solo quello autorizzato). Per questo vorremmo togliere i piccoli hangar dall’aero club e costruire una nuova aerostazione per l’aviazione generale”.