Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha già cominciato la propria campagna elettorale mediatica. Tra le polemiche, spopola in tv, partecipando ad ogni trasmissione, per fare propaganda sulle promesse che avrebbe mantenuto; mentre il Centrosinistra, che egli accusa di disfattismo e di pessimismo, tenta di arginarne la debordante presenza televisiva, appunto, sottolineando invece lo sfascio cui quattro anni di suo governo avrebbero portato l'Italia.
In questa "pre-campagna" elettorale, giocata su toni striduli e a colpi bassi, conviene ricorrere al vecchio buon giornalismo d'inchiesta e cercare un po' di verità...
Si tratta, appunto, del giornalismo di Mario Guarino, che nel libro L'orgia del potere (Dedalo) ha raccolto, consultando documenti, atti giudiziari, e compiendo accurate ricerche, ogni testimonianza, scandalo o rivelazione legati al personaggio. L'autore – che ha collaborato con testate prestigiose, tra cui L'Europeo, Avvenimenti e Il Mondo, e ha ricevuto il premio Pannunzio – evidenzia numerosi aspetti fino ad oggi inediti: come, quando e con quali capitali nacque la Fininvest; il ruolo del banchiere mafioso Michele Sindona; l'appoggio decisivo di Licio Gelli e della Loggia P2; la conquista della Mondadori; la guerra contro la magistratura; e perfino rivelazioni sconcertanti sul caso Moro che individuano uomini Fininvest tra servizi segreti e brigate rosse.
"Sia pure eletto democraticamente", scrive, "Berlusconi è oggi l'uomo più invasivo nella vita quotidiana degli italiani: sue società si trovano ai crocevia dei settori vitali dell'economia italiana, dallo sport alle assicurazioni, dalle banche alle autostrade, dal cinema ai giornali. Siede a Palazzo Chigi e come premier controlla i centri di potere dello Stato. Un dominio quasi assoluto".