La società “Autostrade per l’Italia spa” non ne vuol proprio sapere di utilizzare il pietrisco della ipotizzata megacava del “polo estrattivo” per costruire le 11 gallerie e i 10 viadotti previsti per il raddoppio dell’A1 tra Barberino di Mugello e Firenze Nord. La decisione è scritta nero su bianco nei documenti che la stessa società ha depositato alla fine del 2005. Più in dettaglio, si tratta del documento intitolato: “Relazione di accompagnamento della documentazione in risposta alla lettera del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 27 aprile 2005”. A pagina 8 di questa Relazione “Autostrade per l’Italia spa” risponde alle richieste avanzate dal Ministero dell’Ambiente in materia di approvvigionamento di inerti.
E risponde anche alla Regione Toscana che, con la sua lettera del 10 marzo 2005, le aveva chiesto di precisare proprio i rapporti tra il “polo estrattivo” e il progetto del raddoppio dell’A1. Ebbene, la società ribadisce che la risposta alle domande del Ministero e della Regione era già stata fornita con la documentazione depositata nel maggio del 2005. E il “polo estrattivo” non era nell'elenco delle possibili cave fornitrici del pietrisco necessario per produrre il calcestruzzo. L’unica cava di Calenzano che veniva esaminata era invece la “Cassiana nord”.
Ma anche in questo caso “Autostrade per l’Italia spa” concludeva giudicando la qualità del materiale “non buona” e quindi che non si sarebbe rifornita da quella cava.
Dunque si tratta della terza bocciatura del “polo estrattivo” da parte di “Autostrade per l’Italia spa”:
- la prima risale al progetto originario del luglio 2004, ribadita anche in riunioni ufficiali del settembre successivo
- la seconda, come abbiamo visto, è contenuta nella documentazione depositata nel maggio 2005.
- la terza, infine, è nella Relazione di fine 2005.
Lo scorso 24 gennaio il professor Barla, Presidente del comitato tecnico scientifico che sta sovrintendendo alle indagini per il nuovo tracciato di questa opera stradale, insieme ad altri componenti il Comitato, ha fatto un sopralluogo nell’area dei saggi a Firenzuola, e successivamente ha incontrato l’apposita commissione consiliare, il Sindaco e la Giunta per riferire lo stato attuale della situazione.
L’incontro era stato chiesto direttamente con una lettera inviata a Barla dal sindaco di Firenzuola Claudio Corbatti a nome di tutta l’amministrazione, dove veniva ricordato che le indagini avrebbero dovuto essere completate il 23 dicembre 2005.
Nella lettera Corbatti chiedeva a Barla la ragione dei ritardi “sono forse cambiate le lavorazioni proprie delle indagini rispetto al programma precedente o si ritarda perchè l’impresa esecutrice dispone di pochi mezzi? Su che basi erano stati ipotizzati i tempi precedentemente previsti?” ed infine aveva chiesto “non è proprio possibile accelerare i tempi di questi accertamenti?”.
Durante l’incontro con la Commissione Consiliare il Prof.
Barla ha risposto a gran parte di queste domande, presentando innanzitutto un nuovo cronoprogramma delle indagini che dovrebbero, appunto, terminare nel giugno 2006. Il lavoro del comitato tecnico scientifico non si limiterà solo a verificare le possibili interferenze idriche nella zona dove si dovrà realizzare la galleria, ma, per quella data conta di completare gli studi su tutto il tracciato compresi i tratti all’aperto: in pratica ci vorrà un po’ più di tempo ora ma si risparmierà tempo nel predisporre dopo i progetti definitivi dell’intero raccordo.
Sul fronte dei ritardi il professor Barla ha spiegato che due mesi sono serviti per ottenere le autorizzazioni, oltre 20 giorni sono stati persi a causa del maltempo, e poi vi sono stati i 15 giorni di sospensione dei lavori per le feste di Natale.
Il sindaco e la commissione consiliare hanno compreso i motivi del ritardo; il professor Barla ha anche affermato che d’ora in poi, i sondaggi si stanno velocizzando “i lavori – spiega il sindaco Claudio Corbatti – da questa settimana si svolgeranno in tre turni anziché uno solo come finora e quando arriveranno altre macchine speciali si avranno sul tracciato ben 6 trivellazioni in contemporanea. Tra breve (entro marzo) sarà anche finito il primo foro orizzontale”.
Sul contenimento dei tempi, senza escludere nulla sulle indagini, si è molto battuto il Sindaco che ha però espresso soddisfazione per le rassicurazioni e le promesse del Presidente Barla :“vi è un ritardo nei saggi, ma a giugno oltre ai risultati delle trivellazioni nell’area dove verrà realizzata la galleria saranno disponibili le risultanze delle indagini su tutto il tracciato necessarie per avere poi in anticipo la progettazione definitiva di tutto il raccordo”.
Per verificare l’andamento dei sondaggi e per spiegare lo stato dell’arte degli studi in corso nel corso della riunione si è convenuto di organizzare per la fine di marzo una nuova assemblea pubblica.