(27 gennaio 2006) – Approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale la mozione della II Commissione consiliare, emendata dal consigliere Massai (An), per le misure a favore della castanicoltura del Mugello e della Montagna fiorentina. “In Provincia di Firenze sono circa 3300 gli ettari utilizzati per la produzione dei marroni e la raccolta si assesta tra i 20 mila ed i 30 mila quintali pari ad un valore tra i 4 ed i 6 milioni di euro annuali. La mozione – nota il Presidente della II Commissione Paolo Londi – punta ad un intervento deciso per combattere la diffusione del cinipide galligeno, un insetto che, attraverso la formazione di galle sui germogli, riduce la formazione dei fruti fino a deprimere lo sviluppo vegetativo della pianta.
Chiede, inoltre, un’armonizzazione di tutte le normative ed i finanziamenti che interessano il territorio montano ed in special modo la coltivazione di castagneti da frutto per creare le condizioni per una omogeneità non solo di territorio ma anche regolamentare e contributiva e ad analizzare la possibilità di perseguire una semplificazione burocratica con regole e leggi più adattabili alle necessità di un territorio montana; supportare la salvaguardia commerciale della tipicità del prodotto, con una sinergia con gli altri comparti produttivi del territorio come la ristorazione, l’artigianato e il turismo; ricercare il coinvolgimento di Enti non istituzionali per progetti che puntano allo sviluppo sostenibile ed alla salvaguardia dell’ambiente naturale.
Prevedere all’interno del nuovo programma di sviluppo rurale 2007 – 2013 misure di aiuto volte sia al miglioramento che al recupero dei castagneti abbandonati e/o degradati”. Bassetti (Udc) ha ribadito come “Questo frutto, il Marrone di Marradi, è venduto quest’anno sui 250-280 euro al quintale, ed è da salvaguardare. Occorre, e lo ribadisco, uniformare tutte le normative e coinvolgere la regione Toscana e la regione Emilia-Romagna”. Massai (An) ha ricordato come anche San Godenzo, che fa parte della Comunità Montana della Montagna Fiorentina, “Ha il 50% del territorio coltivato a castagni”.
Bertini (Misto-Casa dei Moderati), estensore della mozione, ha sottolineato che, al di là del campanilismo: “Occorre tutelare l’Igp in quanto viene utilizzato il nome Marrone del Mugello anche per prodotti che niente hanno a che vedere col Mugello e nemmeno con l’Italia. Ci sono produzioni estere, specialmente in Turchia, dove la castagna è grossa come un marrone ma sa di patata e viene venduta ad un prezzo molto più basso. E su questo dovrebbero impegnarsi le associazioni per la tutela del marrone con pubblicità ed altri canali.
Ed è questo uno dei punti importanti della mozione”. Bevilacqua (FI) ha ricordato come la Provincia sia socia di Symbola: “Una fondazione che punta alla qualità italiana e che quindi potrà attivarsi per la qualità del marrone della Montagna Fiorentina e della Montagna del Mugello”.