Sono esattamente 5.836 i piccoli Comuni in Italia, realtà con meno di 5.000 abitanti. Hanno esigenze ben precise in molti casi profondamente differenti rispetto ai Comuni più grandi, soprattutto in considerazione del fatto che spesso si trovano in zone più difficilmente accessibili o comunque meno dotate di infrastrutture e servizi. Proprio in questi giorni è andato on-line un sito che nasce dalla collaborazione fra Formez e Anci, sotto l'indirizzo del Dipartimento della Funzione Pubblica. Si chiama Osservatorio sui piccoli Comuni online e vuole rivestire il ruolo di bacino di dati e informazioni per tutti gli addetti ai lavori che necessitano di questi elementi per meglio interpretare le problematiche connesse alle piccole dimensioni e applicare soluzioni più efficaci.
Si tratta di uno strumento molto ricco e funzionale suddiviso principalmente in tre sottosezioni: Normativa, Comuni e Aggregazioni. La prima rende disponibile la normativa nazionale e regionale in riferimento alle aggregazioni istituzionali: la legislazione nazionale richiama le disposizioni generali relative alla istituzione, al ruolo, e alle funzioni delle singole forme di aggregazione, quella regionale individua le modalità che ogni singola regione ha adottato in attuazione delle disposizioni nazionali, in alcuni casi è anche possibile accedere ad alcune tipologie di provvedimenti (es.
decreti, delibere, regolamenti, ecc.) che hanno istituito aggregazioni. Nella sezione dei Comuni si può selezionare uno qualsiasi fra tutti e ottenere qualsiasi dato relativo a una serie di indicatori predefiniti: dall'anagrafica all'economia, al territorio, alla finanza, alla polizia, ai rifiuti ecc. Nella sezione delle aggregazioni vale lo stesso principio, si cerca la regione, la provincia e l'aggregazione: ambito territoriale, comunità montana, centro per l'impiego, distretto industriale, sanitario, scolastico ecc. Sul sito è anche possibile accedere ai risultati di indagini e ricerche, come ad esempio quella sui Piccoli Comuni e livelli di vitalità del territorio, che ha voluto verificare il livello della qualità della vita su un campione di 583 piccoli Comuni, tenendo in considerazione 52 servizi di riferimento raggruppati in 9 categorie (consumo, manutenzione, supporto finanziario, comunicazione, salute, istruzione, cultura, trasporto e sicurezza), ritenuti necessari per garantire condizioni di qualità della vita minime o accettabili. Un altra indagine ha riguardato il ruolo della rappresentanza degli enti locali ovvero la visione delle ANCI regionali, ha voluto cioè ricostruire il punto di vista degli organi di rappresentanza degli enti locali a livello regionale in riferimento alle normative, alle politiche nazionali e regionali, nonché alle principali criticità ed opportunità percepite sulla policy di cooperazione inter-istituzionale tra Regioni e Autonomie Locali.
