Firenze, 23 gennaio 2006 – “Motivazioni pretestuose hanno convinto Rifondazione Comunista a ritirare la propria mozione contro la terza corsia e riportarla in Commissione”. Il capogruppo di Alleanza Nazionale Piergiuseppe Massai interviene sulla decisione di Rifondazione Comunista di non aver fatto discutere in Consiglio provinciale l’atto contro l’ampliamento della terza corsia Barberino di Mugello–Incisa Valdarno dell’autostrada A1 nel tratto Firenze Sud/Incisa Valdarno. “Rifondazione è venuta meno alla propria battaglia per opportunità politiche – precisa Massai – e mi dispiace del fatto che le forze di maggioranza non si sono assunti la propria responsabilità, che era quella di riconfermare quel progetto a cui noi, indipendentemente dal fatto che sia all’interno di un provvedimento del governo, ci opponiamo, perché sappiamo che è in questo caso assolutamente negativo per la nostra Provincia”.
"Il rinvio all’esame della competente commissione consiliare della mozione contro i progetti di terza corsia autostradale Firenze Sud – Incisa Valdarno, presentata al Consiglio Provinciale dal gruppo PRC, costituisce una prassi consolidata, quando richiesta da un gruppo consiliare, alla quale si è più volte fatto ricorso per presentare al Consiglio un testo sul quale possano convenire gruppi diversi -rispondono i consiglieri PRC Sandro Targetti, Lorenzo Verdi e Andrea Calò- La decisione di rinviare la mozione alla commissione è avvenuta pubblicamente.
Sia ben chiaro che per Rifondazione Comunista, pur disponibile ad un percorso che coinvolga altri gruppi consiliari e consenta l’espressione di un voto unitario, costituiscono punti irrinunciabili: a) la valutazione negativa del progetto riguardante la realizzazione della terza corsia autostradale Firenze Sud – Incisa Valdarno; b) un maggiore impegno della Provincia per una diversa politica dei trasporti, della mobilità, della viabilità, potenziando il trasporto pubblico e la rete ferroviaria regionale e metropolitana, spostando così quote significative di traffico (passeggeri e merci) dalla gomma alla rotaia, anche attraverso una politica di agevolazioni tariffarie.
In caso contrario Rifondazione Comunista riproporrà la propria mozione.
Ad Alleanza Nazionale un messaggio molto chiaro: nessuna rinuncia alla propria “battaglia politica”, com’è del resto costume consolidato di Rifondazione Comunista, ma disponibilità a raccogliere eventuali contributi da altre forze politiche (in questo caso Verdi e DS) e soprattutto da parte delle comunità locali (comitati e associazioni ambientaliste) che hanno contestato il suddetto progetto".