20/01/2006- Raggiungerà nei prossimi giorni tutti gli enti locali della Toscana, i difensori civici regionali, comunali e provinciali. Fornirà una traccia operativa che le istituzioni potranno scegliere di adottare nella loro autonomia, adattandone contenuti e norme alle diverse realtà. Il regolamento tipo sui principi fondamentali che dovrebbero disciplinare le funzioni ed i compiti del Difensore civico locale, approvato dalla Conferenza permanente dei difensori civici locali e apprezzato nelle sue finalità dal Consiglio delle autonomie locali, è realtà.
Naturale proseguimento della ‘Carta della difesa civica’, il documento è nato “dall’esigenza – ha rilevato il difensore civico regionale - di circostanziare la figura del Difensore civico locale individuandone funzioni, ambiti e modalità di intervento, poteri, nonché determinare i requisiti fondamentali per l’elezione e la durata del mandato. In questo senso il regolamento potrà assicurare una più giusta ed incisiva tutela dei cittadini che per parte loro potranno intervenire direttamente, con apposita petizione, per promuovere e sollecitare l’Istituto”.
“Anche grazie a questo testo – ha continuato Morales – la ‘rete della difesa civica’ è una realtà sempre più importante ed uniformemente distribuita. In assenza di una legge organica nazionale, era infatti necessario rendere omogenea l’azione dei vari istituti a livello locale”. “Il regolamento – ha sottolineato Marco Romagnoli, Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali – è uno strumento utilissimo in quanto assicura la piena autonomia ed indipendenza dell’organo e garantisce ai cittadini la trasparenza dell’operato della pubblica amministrazione” Nel documento vengono precisati le funzioni ed i settori di intervento, i poteri, gli obblighi cui è tenuto rispettare l’Istituto, nonché i requisiti e le modalità di elezione.
Un capitolo viene inoltre dedicato alle sedi, all’organizzazione, al personale e alle indennità (f.cio)