In un mercato difficile quanto povero come quello degli ultimi anni, il Direttore Sportivo viola Pantaleo Corvino proprio in questi giorni sta scandagliando il mercato in lungo ed in largo alla ricerca della giusta occasione, del giusto giocatore, giovane o d’esperienza, da mettere a disposizione del mister Prandelli. Noi, viste le leggi del nuovo calciomercato che portano i giocatori in scadenza di contratto a liberarsi a costo zero, abbiamo cercato nel vasto panorama dell’attuale Serie A quali potrebbero essere i calciatori che a giugno a costo zero, o sin da subito a prezzi scontatissimi, potrebbero arrivare a Firenze.
I difensori
Oggi ci occupiamo della difesa.
Perso Vidic, difficilmente la Fiorentina vorrà investire molto in questo reparto che pian piano negli ultimi tempi si sta rivelando uno dei migliori della massima serie. Un innesto in fascia o centralmente potrebbe però essere fatto. Ed allora quali sono le occasioni? I nomi, tutti di primissimo piano, che saltano all’occhio sono quattro.
Il primo, e forse il più affascinante, è un giocatore che Pantaleo Corvino conosce bene per averlo scoperto e lanciato nel suo Lecce. Si tratta di Cesare Bovo, terzino destro o centrale difensivo col vizio del gol, classe 1983.
Ex nazionale Under 21 e con il contratto in scadenza con la Roma a giugno 2006, Bovo potrebbe realmente rappresentare per la Fiorentina un grande investimento per il futuro, e per Prandelli l’ideale controfigura pronta ad alternarsi in fascia col ceco Ujfalusi. Terzino più difensivo che offensivo, ma con i piedi ottimi, Bovo può rappresentare l’ideale prototipo di terzino che la Fiorentina da tempo cerca (vedi Bonera e Zaccardo). Il secondo nome, e il più conosciuto dal mister Prandelli, è quello di Paolo Cannavaro.
Classe 1981, dopo anni di apprendistato in gialloblu ed una buona esperienza (anche internazionale alle spalle), per il meno celebre dei due fratelli Cannavaro sembra giunto il momento di cambiare aria, e a gennaio (difficile vista la condizione societaria in cui versa il Parma) o a giugno (a costo zero) a chiamarlo potrebbe essere proprio Prandelli, il mister che lo ha svezzato e lanciato a Parma. Il terzo giocatore è ormai un classico per il calciomercato gigliato, il suo nome infatti rimbalza da anni sui giornali fiorentini e si sa che farebbe carte false per vestire la maglia viola.
Stiamo parlando di Lorenzo Stovini, capitano del Lecce di Baldini e difensore trentenne. Dopo anni di sogni mai avveratisi, quando a giugno Stovini si ritroverà sul mercato col cartellino in mano, sappiamo bene a quale porta busserà, ciò che resta da chiarire è quale potrà essere in quel momento il bisogno della squadra viola di giocatori in quel ruolo. Il quarto nome è forse quello più 'odiato' dal popolo viola: la sua parata in stile Buffon nello scontro salvezza dello scorso anno con la Lazio proprio non è andata giù.
Ma tecnicamente non lo si può discutere. Negli anni la Fiorentina è stata più volte vicina a prenderlo ma lui, Luciano Zauri, (1978) per mille problemi la maglia gigliata non l’ha mai vestita. Già da ora ma soprattutto nel prossimo anno, quando Pippo Pancaro potrebbe anche decidere di attaccare gli scarpini al chiodo, Zauri potrebbe rappresentare una scelta di primissima fascia da inserire come alternativa a Pasqual o come jolly difensivo.
Viaggiando poi tra sogni e reali alternative di mercato, sono davvero tanti i nomi dei giocatori del campionato italiano in scadenza che si possono incrociare, dal livornese Vargas (1976), all’ex viola Agostini (1979), fino al francese Candela (1973) o al nigeriano Wome (1979).
Da verificare anche il reale interesse viola nell’investire su uno di loro e il contratto che i singoli richiederanno. Ciò che è sicuro è che, già con i quattro precedentemente elencati, senza investire troppo sui cartellini si potrebbe costruire, pur partendo da zero, una buona difesa a quattro, formata da un buon mix di forza, gioventù ed esperienza che certo non sfigurerebbe in questa serie A.
I centrocampisti
Dopo aver analizzato i difensori in scadenza di contratto che, a giugno a costo zero, o in questo mercato invernale a prezzi scontatissimi, potrebbero approdare in maglia viola, è giunto il momento di analizzare cosa il massimo campionato italiano ci offre in mezzo al campo tra i tantissimi giocatori in scadenza di contratto.
Le occasioni sono moltissime e qualcuna purtroppo sembra anche già svanita, come ad esempio Cristiano Zanetti, il quale si è già accordato nelle scorse settimane con la Juventus accettando un contratto principesco a partire da giugno, o il brasiliano Cesar il quale sembra, sempre da giugno, realmente ad un passo dall’Inter. Tolti quindi questi due pezzi da novanta che avrebbero sicuramente fatto fare il salto di qualità alla squadra viola, guardiamo cosa il mercato può ancora offrire: le occasioni, per l’immediato o per giugno, come detto, proprio non mancano.
Iniziando dai mediani centrali, ruolo in cui la Fiorentina, già per l’immediato, sta cercando una valida alternativa, di primissimo piano possono essere i nomi che offrono le due squadre romane Fabio Liverani (1976), Ousmane Dabo (1977), Olivier Dacourt (1974), tutti e tre sulla trentina o quasi, ma dal rendimento sicuro e dalla buona esperienza anche in campo internazionale. Oltre a loro sempre in mezzo al campo, per i viola potrebbe inoltre valere la pena fare almeno un sondaggio per un ex in scadenza e a quanto sembra anche in netta rottura con la sua attuale squadra, ovvero il venticinquenne sampdoriano Angelo Palombo, ragazzo prodigio dell’ultima Fiorentina cecchigoriana.
Semplice citazione o idea esotica infine quella legata al trentenne reggino Paredes, paraguaiano dal gol facile dagli ottimi mezzi tecnici, dalla buona corsa ed esperienza anche internazionale. Cambiando zona del campo, tra i giocatori di fascia, (altra zona in cui la Fiorentina cerca buoni interpreti) si possono reperire almeno tre grandi calciatori per lato. Se a destra, infatti, oltre al super citato Marco Marchionni (1980) giocatore nel mirino di molte grandi del nostro campionato, a giugno si libereranno altri due furetti che alla causa viola potrebbero anche far comodo: il primo si trova attualmente vicino a Firenze, cioè ad Empoli e risponde al nome di Antonio Buscè (1975), eclettico giocatore di fascia destra dagli ottimi guizzi e forse troppo sottovalutato dal grande calcio, il secondo anche lui brevilineo è Domenico Giampà classe ’77, attualmente in rottura col Messina, che dopo anni di dribbling, cross e gol nella serie cadetta, aveva dimostrato nello scorso anno, di essere un giocatore di categoria anche nella massima serie.
Anche a sinistra qualche futura alternativa di Jorgensen a costo zero si può sempre reperire. Anche qui sono tre i nomi su tutti: Massimo Gobbi (1980) centrocampista di grande quantità sul quale la Fiorentina si è già mossa e sul quale sembra pronta a scommettere, Daniele Franceschini (1976) laterale del Chievo dall’ottima corsa, dal buon tiro e dal gol facile e il trentaduenne Max Tonetto laterale che Corvino conosce bene dai tempi di Lecce e che la Samp, pur ancora interessata, potrebbe anche non riuscire a trattenere.
Oltre a tutti loro poi l’attenzione potrebbe focalizzarsi anche su due scommesse o tre jolly di centrocampo, ovvero i giovanissimi Francesco Lodi (1984) e Olivera (1983), rispettivamente il primo ai ferri corti per il rinnovo contrattuale con l’Empoli dopo una stagione, la scorsa, vissuta da assoluto protagonista in serie cadetta conclusa con 6 gol e decine di assist per il capocannoniere Tavano, ed il secondo scontento del poco spazio che Capello gli riserva nella Juventus, nonostante le sue ottime doti tecniche.
Ed i Jolly? Sono tre, tutti diversi l’uno dall’altro, per bagaglio tecnico e per situazione contrattuale, ma tutti e tre di rilievo. Dal trentaduenne redivivo giallorosso Damiano Tommasi giocatore dalla grande grinta, esperienza ma soprattutto dalla grande intelligenza che nel gruppo viola potrebbe anche ben inserirsi, al rosanero Massimo Mutarelli tuttofare che al Palermo nelle ultime tre stagioni ha dimostrato di essere uno dei classici uomini che tutti gli allenatori vorrebbero avere, fino all’asso argentino Almiron (1980), che dopo quattro stagioni di apprendistato in Italia ha trovato la definitiva consacrazione ad Empoli, dove però è solo in prestito, essendo di proprietà, fino a giugno, dell’Udinese.