Firenze, 03 Gennaio 2006- 207 interrogazioni, 79 interpellanze, 25 mozioni, 28 ordini del giorno e 7 risoluzioni. Questo il bilancio dell'attività del gruppo di Forza Italia in consiglio comunale nel 2005. I dati sono contenuti in un "libro bianco" presentato questa mattina durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il coordinatore regionale, l'onorevole Denis Verdini, ed i capigruppo nei cinque consigli di quartiere. Il "libro bianco" sarà poi distribuito agli iscritti durante un'assemblea che si terrà nel mese di gennaio.
«Questo strumento - ha spiegato il capogruppo Paolo Amato - vuole essere una testimonianza del lavoro assiduo, attento, importante svolto all'interno delle commissioni e del consiglio comunale. Specie di finestra istituzionale sulla politica di Forza Italia». «Abbiamo ingaggiato una battaglia sul malgoverno del sindaco Domenici e della sua giunta di centrosinistra in nome del buon governo e di una corretta gestione - ha aggiunto - da qui la contestazione al bilancio comunale e la denuncia implacabile degli sprechi e degli sperperi che si annidano nelle consulenze, all'interno delle società partecipate o degli assessorati inutili come quello "alla partecipazione e agli stili di vita".
Ma la nostra è stata anche una battaglia per la sicurezza in città, attenta al desiderio di ordine e tranquillità della gente e severamente critica nei confronti di quella tolleranza totale, irresponsabilmente praticata dall'amministrazione comunale, verso chi non rispetta le legalità. La battaglia è proseguita poi per lo sviluppo urbano ed economico di Firenze, con particolare attenzione alle infrastrutture, ed in nome della nostra identità storica e dei principi della Costituzione contro la retorica buonista che tutto vuol mischiare e stravolgere.
Da qui la contrarietà a forzature, come quella di voler illegittimamente concedere il diritto di voto agli stranieri». «Infine - ha concluso Amato - abbiamo ingaggiato una battaglia istituzionale per sottolineare due aspetti: da un lato la debolezza del consiglio comunale, ridotto ad "aula sorda e grigia" di fronte al potere della giunta e del sindaco, complice l'indifferenza del presidente intento solo a trasformare l'assemblea in un gigantesco megafono delle istanze terzomondiste o no-global.
Dall'altro lato, la debolezza della funzione di controllo e vigilanza, che tanti disastri ha provocato con pesanti ripercussioni anche sulle casse comunali. Debolezza, quest'ultima, che limita e penalizza oltremodo il ruolo dell'opposizione e che altera il meccanismo della democrazia nell'ente locale. Perché, anche a livello locale, un sistema democratico è forte quando è forte l'opposizione». Da parte sua il vicecapogruppo Gabriele Toccafondi ha affrontato il tema delle «società partecipate che, dal 2002 al 2005, sono costate, al Comune 51 milioni di euro di aumenti di capitale e 15 milioni per la copertura delle perdite».
«Il lavoro dei consiglieri di Forza Italia - ha sottolineato Bianca Maria Giocoli, che è anche vicepresidente vicaria del consiglio comunale - è ben evidenziato non solo dal numero di atti presentati ma anche dagli interventi svolti durante le sedute della nostra assemblea che, senza di loro, sarebbe stata un "mortorio". Sono intervenuti su tutti gli argomenti di interesse per la città senza mai essere monotematici. Troppo spesso, invece, i consiglieri di maggioranza fanno "tappezzeria" e servono per schiacciare il bottone durante le votazioni.
Peraltro qualche volta il pulsante lo pigiano pure male. Il 2005, per la maggioranza, è stato l' "anno del gambero" ed il centrosinistra si è caratterizzato per clamorose marce indietro: sui taxi, sulla Fortezza da Basso, sull'ex panificio militare di via Mariti, sui gonfaloni pubblicitari, sul parco della Mensola, sugli ambulanti di via dei Gondi e, in queste ultime ore, sul provvedimento di blocco dei veicoli Euro 0». Per Marco Stella «i consiglieri di Forza Italia non solo hanno rivestito una importante funzione di controllo ma anche di stimolo nei confronti di chi governa la città.
Basti pensare - ha ricordato - alla questione delle consulenze: grazie a noi la giunta è stata costretta a pubblicarne l'elenco sulla rete civica del Comune». «Ma anche sulla questione della sicurezza e del degrado di Firenze - ha rilevato Stella - abbiamo incalzato la giunta di centrosinistra che finalmente si è resa conto che i nostri gridi di allarme corrispondevano alla realtà. Ma la campagna "Amo Firenze" non corrisponde ai bisogni dei cittadini». Il consigliere Enrico Bosi ha sollevato la questione dell'aeroporto "Vespucci": «chiuderà per tre mesi per urgenti lavori di rifacimento della pista - ha ricordato - e 55 dipendenti rischiano imposto di lavoro ma per loro la maggioranza non ha speso una parola».
«Di questa chiusura ne soffrirà moltissimo il turismo e non solo, creando logicamente gravi inconvenienti per chi ha deciso di venire a Firenze- ha commentato Bosi - ne beneficeranno i concorrenti del Vespucci, l'aeroporto di Pisa e anche quello di Siena. Peraltro questa giunta di centrosinistra ha già fatto una scelta, a favore dello scalo di Bologna. Una scelta che si concretizzerà non appena entrerà in funzione, nel 2008, il treno ad alta velocità e il "Marconi" diventerà lo scalo dei fiorentini: 30 minuti invece dei 120 di Pisa e i 60, o poco più, di Siena».
Jacopo Bianchi, che è anche presidente del "Partito dei Motorini-Simis" ha punto l'indice contro «la mancanza di una vera partecipazione dei cittadini». «Sono tanti - ha proseguito Bianchi - gli esempi di apertura e collaborazione propagandistica da parte della giunta che non si concretizza però in una reale partecipazione dei fiorentini alle decisioni. Da parte nostra abbiano cercato di tutelare il cittadino contro provvedimenti ingiusti e vessatori: da qui l'apertura dei sportelli legali gratuiti, ad esempio per chi era stato ingiustamente multato dal sistema delle porte telematiche».
(fn)