(29 Dicembre 2005) – Il Consiglio provinciale ha approvato l’adesione e l’approvazione dello Statuto dell’ente a “Symbola – Fondazione per le qualità italiane”. 18 i voti a favore (Ds, La Margherita, PdCI), 6 no (Prc e An) e 4 astenuti (FI e Verdi). Per Massai (An): “Questa adesione è stata voluta dal Presidente per opportunità politica: tanti degli esponenti che fanno parte di Symbola si rivedono all’interno di un disegno politico ben preciso. I principali eventi ed iniziative commerciali, potevano essere fatti anche senza una Fondazione”.
Per Calò (Prc): “Symbola non rilancia la centralità dell’impresa e del mercato. La valorizzazione del capitale sociale passa attraverso il rispetto dei diritti, della dignità dei lavoratori, della qualità e dell’ambiente di vita su cui i soggetti che fanno parte di un’impresa comunque lavorano. Symbola tende a ribaltare i rapporti e le connessioni”.
Negativo Nascosti (An): “credo che le motivazioni politiche che stanno dietro spiegate dal Presidente dietro a quello che è la adesione a questa Fondazione non giustifichino la presenza della Provincia di Firenze dietro un’iniziativa che cercheremo di spiegare il perché, che sostanzialmente non è a nostro avviso uno strumento che serve per ottenere quei risultati di valorizzazione di qualità delle attività di sviluppo economico del territorio che si proporrebbe chi ha deciso di aderire.
Indipendentemente dal fatto che nelle visite istituzionali che il nostro vice Ministro Urso abbia fatto, che abbia partecipato al convegno, abbia partecipato anche alla fondazione Symbola. Il nostro è un grande partito, possiamo molte volte condividere quello che i nostri esponenti fanno, io credo di non condividere la partecipazione a questo tipo di convegno e credo che poi sia stato sostanzialmente un convegno e non una adesione, perché nella lettura dei firmatari vedo tanti nomi importanti, ma non vedo il nome del vice Presidente… del vice Ministro Urso.
Dico questo perché se lo scopo è quello di promuovere i prodotti di qualità, promuovere le tipicità, promuovere i distretti industriali, promuovere l’energia, implementare l’azione del patto di sviluppo, come è stato detto prima, sono tutti obiettivi che si raggiungono con strumenti che ci sono già, senza aderire a cartelli che molte volte non servono all’obiettivo messo come oggetto dello Statuto ma servono come mezzo e come veicolo di pubblicità per gli aderenti alla Fondazione e allo Statuto che viene sottoposto all’attenzione.
Perché che ci sia un convegno alla scuola di Guerra Aerea a cui parteciperemo è importante, che poi ci sia una convegno con la presenza di Legambiente… che non sono contenitore istituzionale, che io devo capire la CTO che tipo di contenitore è. Se noi dobbiamo dare un segnale in questo momento importante, lo diceva prima il Presidente, Matec, crisi aziendali e quant’altro, non è certo aderendo alla fondazione Symbola che si dà questo segnale, perché il problema che si ha aderendo, in cui ci sono molti imprenditori, ma non cito Della Valle, ma cito Cartoni e altri importanti industriali che ci sono, il problema è che la loro firma cosa vale? Vale perché è importante che ci sia o vale perché impegna il mondo industriale verso certe direzioni? Perché se io vedo le firme che hanno fatto le associazioni industriali di Firenze nel patto di sviluppo locale la firma vale solo per la rappresentanza di chi ha firmato, perché se ci fosse una rappresentanza forte da questo punto di vista anche la provincia di Firenze si sarebbe mossa per cercare di sbloccare la situazione della Matec.
C’è voluto l’intervento del Sindaco per bloccare il governo, quando probabilmente in corso d’opera di finanziaria un intervento magari solleticato a Firenze poteva ottenere lo stesso risultato. Complimenti a Dominaci e anche al vice della Provincia, ma a questo punto la firma di questo contenitore come può servire alla qualità della produzione tipica quando ci sono già i distretti agricoli promossi da questa regione, quando ci sono distretti rurali, quando c’è un nuovo piano rurale è stato recentemente approvato, ma c’è quel piano.
Allora serve quel piano o serve aderire a Simbola? 25 mila euro io le butto dentro le iniziative della Regione Toscana che non è certo regione che sia governata dal centrodestra oppure serve per aderire a qualcosa, oppure non serve quel piano? I distretti industriali, e su questa provincia, lo vorrei domandare all’assessore e complessivamente alla Giunta, al suo Presidente, ci scommette la Giunta sullo sviluppo o non ci scommette? Il circondario dell’empolese valdelsa può fare la stessa cosa che fa Symbola, che è governato dal centrosinistra, è un’istituzione che ha dei contenitori in cui partecipano l’agenzia per lo sviluppo, alcune associazioni di categoria, sempre le stesse, perché sono quelle economiche, ci si credo o no? I comitati dell’area industriale, che sono rappresentanti istituzionali e che portano tanti progetti per lo sviluppo, tanti progetti di produzione tipica, tanti progetti di promozione, ci si crede o non ci si crede.
Sull’energia è bravissimo da un punto di vista ambientale, credo che è molto bravo anche come Legambiente e quant’altro, ma sul discorso energetico abbiamo o non abbiamo recentemente in questo Consiglio provinciale votato l’acquisizione e l’acquisto di nuove azioni della società energetica provinciale? E allora… e l’abbiamo votato se non sbaglio. E allora cosa serve quel contenitore se poi si mettono 25 mila euro che poi alla fine quando ci sono i soldi, quando si è dato di attaccare la finanziaria non ci sono mai i soldi, quando si tratta di fare alcune cose ci sono, quindi anche su questo l’assessore Lo Presti mi dovrebbe spiegare quando mi dice: abbiamo meno risorse però entro la fine dell’anno dobbiamo trovare i fondi… quindi i soldi c’erano per queste operazioni, probabilmente si è risparmiato sulle agende dei consiglieri e si è fatto questo, ma va bene, è un’operazione legittima.
Ma se uno degli scopi è promuovere l’utilizzo di forme di energia alternativa a livello provinciale, basta andare a vedere gli ultimi decreti che sono usciti, ma a livello provinciale l’agenzia per l’energia di cui noi abbiamo accettato… dicendo che o noi scommetteremo su questa proposta, cosa ci sta a fare? O non era meglio dare questi 25 mila euro a… tante fonti di energie rinnovabil9 per produrre energie rinnovabili su questo territorio? È una domanda, perché sennò cosa mi serve a me la presenza di Anna Maria Artoni, di Legambiente e di tante altre persone che fanno immagine, molta, ma poi alla fine che tipo di ricadute sul nostro territorio ci sono? Noi abbiamo bisogno anche di pochi investimenti, perché con 25 mila euro si attivano nuovi investimenti, magari giocati insieme e qui lo potete fare, perché le amministrazioni sono le stesse fra comune di Firenze, Provincia di Firenze e Regione Toscana, andando a prendere… recentemente ho letto gli articoli sulla stampa si ripunta di nuovo sui distretti industriali.
Fermo restando che c’è una finanziaria che punta molto sui distretti industriali, ma c’è anche una legge regionale che punta molto su alcuni presupposti importanti, c’è una commessa dell’Assessore Bramerine per quanto riguarda l’agricoltura, ci sono dei piani di sviluppo locali. Facciamo rete da questo punto di vista, non la rete con Symbola, che vedo da un punto di vista statutario ma non vedo se non quando si manifestano nei loro congressi, su alcuni progetti e mettiamo le poche risorse che il governo ci ha dato… comitato di… tutti, istituzioni create da governi di centrosinistra.
L’altro aspetto importante è quello del credito. I furbetti del quartierino, io credo che la vicenda del… del credito, a me mi preoccupa una banca o comunque un amministratore delegato come Profumo firmi un progetto di questo tipo, secondo me le banche dovrebbero firmare non adesioni a consorzi ma dovrebbero firmare affidamenti quando ci sono le possibilità per dare affidamenti e sollecitare l’economia sul territorio dando risorse a chi se lo merita, ma c’è un problema del mondo del credito noi aderimmo al Symbola, come se fosse un vaccino che ci salva da tutti i mali.
Credo che la risposta l’ha data Martini, bisogna impedire che il sistema bancario toscano complessivamente, quindi le casse di risparmio che sono una realtà della Toscana, vada in mano di altre aggregazioni bancarie da questo punto di vista. Questo dovrebbe dire anche un’Amministrazione provinciale, visto che in questo consesso insiste un’importante Cassa di Risparmio quella di Firenze che è minacciata tra virgolette dal San Paolo, molte casse rurali. Abbiamo un sistema bancario che ha bisogno anche di essere sostenuto da un punto di vista istituzionale, abbiamo fondazioni che insistono in questa provincia importanti, forse le più importanti, la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, di Pisa.
Quindi anche la presenza di Murari e quant’altro non agevola su questo. Se si deve fare qualcosa sul credito… sentirò gli altri colleghi se sono d’accordo, che il mondo del credito che era una delle risorse grosse della Toscana rimanga in Toscana, con il sistema delle casse di risparmio e cito due esempi e non sono certo come banche ascrivibili come banche di potere… chiudo Presidente, gli ultimi trenta secondi. Questo a noi interessa, perché sennò oggi parliamo della Matec, oggi apprendiamo sulla stampa che la Carapelli se la sono comprati gli spagnoli.
Io non credo che la fondazione Symbola ci possa restituire la produzione del nostro olio dalla Spagna all’Italia.”
Per Bertini (Misto-Cdm): “La qualità rimane l’unica prospettiva per il futuro del sistema Italia, anche per concorrere con paesi come la Cina e l’India. Una qualità che deve essere non solo una qualità turistica o una qualità artigianale, ma deve essere anche una qualità industriale”. Per Tondi (Udc): “Il Presidente fa il suo lavoro, cerca di costruirsi l’ambiente giusto in cui possa porre la sua persona, la sua figura, in un ruolo di primo piano.
Ma ci sono questioni ben più gravi che l’adesione a questa convenzione. L’aspetto politico mi risulta estremamente provocante e stuzzicante. Proprio nel momento in cui autorevoli esponenti del partito di maggioranza relativo dicono che potremmo anche tornare al voto dopo le elezioni se non si cambia rotta, andiamo a votare atti come questo che vanno a porre il Presidente Provincia ad un livello di immagine e di comunicazione eccezionalmente elevato”. Gori 8Ds9 ha ribadito che “Un conto è aderire ad una Fondazione che ha carattere nazionale con una serie di esponenti di spicco provenienti da mondi diversi, da quello imprenditoriale a quello finanziario a quello politico a quello istituzionale, un conto è poi agire in termini locali.
Se questa adesione si configurasse come l’organizzazione di convegni e di qualche studio noi avremmo fallito in partenza quello che ci proponiamo di fare. Quindi noi contiamo che questo passo che la Provincia sta compiendo e che chiede al Consiglio di valorizzare e di avvalorare, sia un passo che non si fermi a questi aspetti”. Per Bevilacqua (FI) “Questo tipo di attività è delegato ad un organismo che già esiste in tutti i territori della nazione italiana e che sono le Camere di Commercio, che sono quelle che hanno proprio come caratteristica quella di qualificare e di valorizzare le aziende che operano sul territorio.
Quindi sembrerebbe quasi come se si andasse a creare un soggetto che di fatto tolga lavoro alla Camera di Commercio. Molto probabilmente il Presidente della Provincia ha sentito la necessità di aderire a questa Symbola ritenendo la Camera di Commercio di Firenze, una Camera di Commercio non sufficientemente abile e attenta a dare risposte alle imprese e a valorizzare la qualità delle nostre aziende, tanto che lo stesso Presidente Mantellassi ha organizzato proprie aziende al sud con contributi statali per poi chiudere i battenti e lasciare tutti in mezzo alla strada, non sia in grado di rispondere alle esigenze del territorio.
In questo senso il Presidente della Provincia vede in Symbola un qualche cosa che può dare un aiuto alle aziende sul territorio”. Ermini (Dl) ha sottolineato come “E’ importante che la Provincia di Firenze partecipi a Symbola con iniziative che saranno sicuramente di richiamo nazionale e che certamente serviranno anche per dare un’immagine alla Provincia di Firenze, ma daranno anche un concreto contributo”. Sensi (An) ha chiesto, invece, al Consiglio di delegare un suo rappresentante all’interno di Symbola: “Se aderiamo come Consiglio, proporrei di nominare anche un consigliere al fianco del Presidente”.
Targetti (Prc) si è detto scettico “Sull’attivazione di tutti questi strumenti e fondazioni per affrontare degli impegni e delle finalità che già stanno nell’impegno di un organismo come la Regione o come la Provincia”. D’accordo sull’adesione Ragazzo (Verdi) mentre per Grazzini (FI): “Si trata solo di opportunità politica. Un’opportunità politica derivata dal fatto che il 14 gennaio facciamo da padroni di casa ad un convegno organizzato proprio da Symbola”. Marconcini (PdCI), infine, ha ripreso il concetto di Sensi: “ Il Presidente Renzi può aderire tranquillamente a qualunque fondazione.
Penso che l’amministrazione e la politica debbano lavorare con un altro registro, che è quello di dare una sorta di controllo e di appoggio al Presidente della Provincia e quindi potrebbe essere nominato anche un consigliere”.