Firenze, 23 Dicembre 2005- Stop agli autobus Euro 0 tutte le domeniche 24 ore su 24. L'ordinanza già firmata dall'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio e come già annunciato prevede lo stop agli autobus ed autosnodati M2 ed M3 non conformi alla direttiva 91/542 CEE e successivi aggiornamenti, sia destinati al Trasporto pubblico locale che al turismo. Il divieto interessa tutto il territorio di Firenze e del Galluzzo.
Pochissime le deroghe. Il via libera è infatti previsto per gli autobus con allestimento specifico e provvisti di apposito contrassegno.
Via libera anche ai mezzi su cui sono installati dispositivi idonei a ridurre le emissioni di articolato. Questi mezzi dovranno avere a bordo, qualora venga richiesta dall'autorità competente, la documentazione inerente le caratteristiche tecniche e gli abbattimenti previsti.
«La salute della cittadinanza deve essere la priorità di una ammimnistrazione e deve essere perseguita con determinazione in una città come Firenze in cui il traffico e lo smog sono fra i principali problemi.
Ci fa piacere che lo sostenga anche l'assessore Del Lungo ma tuttavia crediamo che i blocchi antismog da lui istituiti dal 1 gennaio 2006 siano socialmente penalizzanti e poco incisivi». Lo hanno detto i consiglieri di Unaltracittà\Unaltromondo e di Rifondazione Comunista, commentando le ordinanze antismog del Comune di Firenze. «Questo - hanno aggiunto - vale a maggior ragione se il mezzo pubblico non è adeguato com'è quello attuale, ma purtroppo ci troviamo a constatare ogni giorno che siamo ancora lontani da questo traguardo.
Con l'ordinanza del Comune si colpiscono poco i veicoli più inquinanti, si rimandano di un anno i divieti per i camion più vecchi e le auto diesel euro 1 mentre si rendono illegali le auto non catalizzate che sono meno inquinanti e che sono per lo più di proprietà delle persone meno abbienti. Si penalizzano perciò alcune categorie sociali di persone che non hanno posibilità economiche di farsi un'auto nuova e non ci sono adeguati incentivi per venire loro incontro». «La trasformazione a gpl delle auto non catalizzate non produce benefici per la riduzione delle polveri, così come sostengono Legambiente e ARPAT - hanno concluso - quindi risultano inutili gli incentivi dal Comune che servono solo ad aggirare i blocchi del traffico senza migliorare la qualità dell'aria.
Rispetto alla situazione di grave disagio per migliaia di cittadini chiediamo al Comune sia nuovi incentivi per l'acquisto di auto usate a benzina catalizzate, che potrebbero essere alla portata di tutti, sia la funzionanlità dello sportello informativo degli incentivi disponibili».