Fibule, fusaiole, pesi da telaio etruschi e romani. E ancora, capi d'abbigliamento provenienti da paesi extraeuropei, libri di campionari francesi e tante altre testimonianze che ripercorrono la storia della moda fino ai nostri giorni. "In assoluta anteprima" - afferma Guido Pugi, Presidente della Fondazione Museo del Tessuto di Prato - "una scelta di tessuti progettati dalle aziende del distretto tessile pratese ci permette di fare un 'salto' nella moda del futuro, aiutandoci a presagire cosa il made in Italy sfodererà per l'autunno/inverno prossimo".
L'occasione è data dalla mostra del Museo del Tessuto di Prato, "La fabbrica delle meraviglie.
Trent'anni di donazioni al Museo del Tessuto di Prato", che celebra il suo trentennale attraverso l'esposizione delle donazioni ricevute nel corso degli anni.
Sono pezzi unici ed inediti, mai visti dal grande pubblico, provenienti dalla collezione permanente del Museo, accresciutosi nel tempo grazie ad una intelligente ed incessante flusso di donazioni, da parte di istituzioni pubbliche e di privati cittadini.
Organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato , in collaborazione con Fondazione Cassa Risparmio di Prato e Cariprato, la mostra è strutturata in modo da portare a conoscenza del visitatore il panorama dei più importanti nuclei collezionistici e del diversificato patrimonio del museo.
La mostra si tiene nei locali restaurati della Ex Cimatoria Campolmi, fabbrica simbolo della vicenda produttiva tessile dell'area, che da polo produttivo tessile è stata riconvertita in polo per lo studio e la promozione della cultura tessile.
Il percorso espositivo vede dedicato un ampio spazio al nucleo principale dell'archivio del Museo, costituito da frammenti che appartengono alle produzioni tessili europee dal XV al XVIII secolo.
Accanto ad alcuni reperti di origine archeologica (fibule, fusaiole e pesi da telaio etruschi e romani di recente acquisizione, tessuti copti, islamici e precolombiani), segue la sezione riservata alla produzione tessile tradizionale dei paesi extraeuropei.
Sono tessuti e capi d'abbigliamento provenienti da India, Cina, Giappone, centro America, Yemen che testimoniano le tradizioni di questi popoli.
Uno spazio anche alla moda dell'Ottocento e del Novecento, presentata attraverso una scelta di modelli selezionati per gli alti contenuti, dal livello di confezione ai tessuti utilizzati.
Le più recenti donazioni del Museo, che riguardano materiali dei secoli XIX e XX, serviranno a comprendere lo sviluppo del design tessile moderno. Accanto ad alcuni bellissimi libri campionario francesi, di fine Ottocento - inizi Novecento, i capolavori in tessuto stampato di Raoul Dufy, gli inediti figurini di moda opera del celebre artista futurista toscano Thayath, realizzati tra il 1922 e il 1925 per l'atelier parigino di Madame Vionnet.
Preziosissimi e rari, alcuni libri campionario di epoca decò realizzati da un'azienda tessile francese.
Un'occasione per vedere in anteprima quello che le aziende del distretto pratese stanno progettando e realizzando per la moda dell'autunno inverno 2006-07 viene invece dalla Sezione Contemporanea, costituita da una esclusiva selezione di tessuti presentati dalle aziende nell'ultima edizione della fiera campionaria Prato Expo e da alcuni capi realizzati dagli alunni del corso di Fashion Design del Polimoda di Firenze.
L'esposizione è inoltre completata dal Manto donato dall'Unione Industriale Pratese al Santo Padre in occasione del Giubileo del 2000, e dalla proiezione di materiali video, scelti dall'archivio di Prato Trade per illustrare l'evoluzione delle tendenze nel corso di questi 25 anni di attività.